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Gennaio 22, 2021โLa morte per soffocamento della piccola Antonella a Palermo, causata da una sfida sui social, รจ una tragedia, non cโรจ altro da aggiungere. Si poteva evitare? Certo, se ci fosse unโadeguata preparazione degli utenti, di qualsiasi etร , allโuso degli smartphone, dei tab e dei pc per contribuire a unโopportunitร di crescita e di confronto non di distruzione e doloreโ. Lo ha detto Domenico Falco, presidente del Corecom Campania, addolorato per la triste vicenda siciliana.
โI social non possono trasformarsi in uno strumento di morte, occorre raccogliere immediatamente lโappello del Garante per lโinfanzia e lโadolescenza che invita ad una maggiore sorveglianza sui minori e nel contempo ad unโimplementazione dellโeducazione digitale. Non รจ possibile delegare a internet e, ai suoi ingranaggi infernali, la funzione di educatore e intrattenitore dei giovanissimi, non sรฌ puรฒ restare allโoscuro di ciรฒ che accade ai ragazzi mentre navigano in reteโ.
โIl Comitato Regionale per le Comunicazioni โ ha aggiunto Falco โ giร da anni promuove seminari attraverso il progetto โ@scuolasenzabulliโ in collaborazione con la Polizia Postale, lโAgCom e gli esperti del settore per segnalare i pericoli conseguenti allโutilizzo incontrollato dei social, coinvolgendo il mondo della scuola. Occorre, dunque, intensificare questโattivitร alla luce dei numerosi drammatici episodi legati alla โreteโ, ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo e alla necessitร di offrire ai genitori e al personale docente gli strumenti giusti per prevenire tragedie e aiutare i ragazzi a venir fuori da situazioni spiacevoli. Si rende necessaria una campagna di informazione per genitori e figli sui rischi del webโ.