Si apre un sentiero di pace in questo tempo ostile
Ottobre 5, 2025
Aleggia un vento leggiadro su queste prime giornate del mese di ottobre.
Spiragli di luce si fanno spazio nell’incedere dell’autunno, restituendo quel tepore che, come carezza, fa bene al corpo.
I primi freddi di stagione ci rendono animali a sangue caldo, tant’è che cerchiamo quel raggio di sole che dona sollievo, a dispetto del grigiore che intorpidisce le giornate, con riflessi spenti sull’umore. Una nuova luce si affaccia su queste giornate apparentemente spente. È la luce della pace in Medio Oriente che comincia a prender corpo. Le voci inascoltate recuperano il riflesso della speranza che ha attraversato i momenti più concitati e difficili manifestati dalle le guerre.
Il percorso di negoziazione comincia a prendere corpo, a dispetto degli attacchi ripetuti per imporre la resa decretando vinti e vincitori. La pace, cristianamente intesa, è dono di Dio, cammino di riconciliazione in un mondo e in un tempo sempre più lacerato da divisioni e da scontri. E, in queste fasi di forte attivismo, ritornano alla mente le parole di Gesù: «Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio» (Mt 5, 9). C’è urgente bisogno di operatori di pace!
I conflitti si consumano quotidianamente sotto i nostri occhi, attraverso forme di sopruso, in nome dell’arrivismo sociale, dell’orgoglio che si trasforma in prepotenza. Talvolta, è necessario fare pace con se stessi, riconoscendo le proprie mancanze, i limiti e tutto ciò che vogliamo nascondere perché trasmetterebbe un’immagine distorta del nostro senso di perfezione. Le sofferenze e le vicende allarmanti che, quotidianamente, arrivano da più parti richiedono pazienza, prudenza e perseveranza per essere vissute e affrontate con lo spirito giusto.
La speranza e la fiducia in Dio serviranno a non lasciarsi travalicare dagli eventi, operando delle scelte coraggiose.


