Addio a Gino Strada, fondatore di Emergency
Agosto 13, 2021Nel silenzio e nella quiete di una calda giornata d’estate, alle porte del Ferragosto, Gino Strada se ne va all’età di 73 anni a causa di problemi cardiaci, senza far rumore come solo i grandi sanno fare.
Il nome di Gino Strada, medico, attivista, simbolo del filantropismo laico, è indissolubilmente legato all’associazione umanitaria Emergency, di cui è stato fondatore, nel 1994, insieme alla moglie Teresa Sarti. Un nome e un destino, quello della strada, in assoluta assonanza, tanto è vero che l’associazione umanitaria internazionale, nata per la riabilitazione delle vittime della guerra e delle mine antiuomo, ha dato assistenza a milioni di uomini in ogni angolo del mondo. Nel novembre 2015 a Stoccolma riceve il Premio Nobel alternativo “per la sua grande umanità e la sua capacità di offrire assistenza medica e chirurgica di eccellenza alle vittime della guerra e dell’ingiustizia, continuando a denunciare senza paura le cause della guerra”.
Numerosi i messaggi di cordoglio per la dipartita di Gino Strada. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in una nota recapitata alla famiglia ha scritto: «Strada ha trascorso la sua vita sempre dalla parte degli ultimi, operando con professionalità, coraggio e umanità nelle zone più difficili del mondo. L’associazione ‘Emergency’ rappresenta il suo lascito morale e professionale.» Il presidente della Camera, Roberto Fico, scrive invece: «Quanto ci mancherà Gino Strada, l’impegno e il coraggio di un vero costruttore di pace. La sua umanità e una missione: essere al fianco degli ultimi in tutto il mondo. Grazie per tutto quello che hai fatto». Copiosi sono i messaggi che in queste ore si possono leggere dal web: tutti sottolineano la veste di umana sensibilità dedicata agli ultimi, ai più fragili e vulnerabili.
Con Gino Strada, l’Italia perde una icona fondante che ha concorso a scrivere pagini memorabili intrise di altruismo, umanità con zelo ed abnegazione.
Mario Baldassarre


