
Allarme sull’Istituto Alberghiero di Albanella: rischio chiusura, Uniti per Cambiare lancia l’appello
Luglio 14, 2025
Il futuro dell’Istituto Alberghiero di Albanella è appeso a un filo.
L’allarme lanciato nei giorni scorsi dal gruppo consiliare “Uniti per Cambiare” trova conferma in una situazione sempre più critica, aggravata da anni di disinteresse politico, scelte discutibili e una continua perdita di iscrizioni. La possibilità concreta di una chiusura definitiva della sede rappresenta un duro colpo per l’intero territorio.
Secondo i consiglieri di “Uniti per Cambiare”, il declino dell’Istituto non è una novità, ma l’esito prevedibile di un lento e inesorabile abbandono. Il primo campanello d’allarme suonò diversi anni fa, quando l’amministrazione comunale dell’epoca permise, senza alcuna opposizione, l’apertura di una sede alternativa a Roccadaspide, a soli 12 chilometri di distanza. Da quel momento, l’Alberghiero di Albanella ha cominciato a perdere iscritti provenienti da comuni come Castel San Lorenzo, Felitto, Aquara, Controne e Castelcivita, ossia dal suo bacino d’utenza naturale.
Nel tempo, le amministrazioni che si sono succedute hanno mancato l’occasione di rilanciare l’Istituto con proposte concrete, lasciandolo privo di un’offerta formativa capace di rispondere alle esigenze di un territorio ricco di potenzialità nel settore turistico, agricolo e zootecnico.
A peggiorare la situazione è stato anche il trasferimento forzato dell’Istituto da Albanella centro a Matinella, causato da una frana che colpì l’area del capoluogo. Un trasloco che, come ricordato nella delibera comunale n. 22 dell’11 marzo 2015, doveva essere provvisorio, in attesa del ripristino della sede originaria. Ma la provvisorietà è diventata definitiva, nonostante i disagi logistici della nuova collocazione: spazi insufficienti, impianti inadeguati e carenze strutturali.
Nel frattempo, le promesse di rilancio si sono rivelate vane e nessuna strategia educativa o politica è stata messa in campo per invertire la rotta. Le preoccupazioni, espresse più volte dagli operatori scolastici, sono rimaste inascoltate, per timore che venisse decisa una chiusura ancora più rapida dell’istituto.
Oggi, con la sede di Capaccio sempre più vicina e organizzata, l’Alberghiero di Albanella si trova a un passo dal tracollo. “Non si tratta di fare sciacallaggio politico – sottolineano i consiglieri di Uniti per Cambiare – ma di amore e rispetto per Albanella. La chiusura di una scuola superiore significherebbe impoverire il nostro paese sul piano culturale, economico e sociale”.
Il gruppo consiliare, tuttavia, non si ferma alla denuncia e lancia una proposta concreta per invertire la tendenza. La ricetta è chiara e immediata:
- Attivare un tavolo di confronto con tutti gli enti locali coinvolti;
- Coinvolgere Provincia e Ministero dell’Istruzione in un’azione di salvataggio e rilancio;
- Ampliare l’offerta formativa dell’Istituto, con l’introduzione di nuove qualifiche professionali in linea con le vocazioni del territorio, in modo da creare sinergie con le altre scuole e non competizione.
“La scuola è il cuore pulsante di una comunità – concludono – ed è nostro dovere batterci perché continui a vivere. Salvare l’Alberghiero di Albanella significa salvaguardare il futuro del nostro paese”.