
Ancora un’aggressione nel carcere di Avellino, il sindacato SiNAPPe: “Vogliamo una maggiore attenzione da parte delle istituzioni, non lasciateci soli”
Gennaio 26, 2025Due giorni fa, presso l’Istituto Penitenziario di Avellino, si è verificato un drammatico episodio di violenza ai danni di un agente di Polizia Penitenziaria. Intorno alle ore 13:30, un detenuto sottoposto al regime di isolamento ha brutalmente aggredito il collega, provocandogli gravi lesioni.
Grazie al tempestivo intervento dei colleghi del Nucleo Operativo, l’agente è stato immediatamente soccorso e trasportato in ospedale, dove si trova tuttora ricoverato. Le percosse subite gli hanno causato un forte stato di intontimento e un intenso dolore alla coscia. I medici stanno eseguendo ulteriori accertamenti per valutare l’entità delle lesioni riportate.
Dopo un periodo di relativa tranquillità, coinciso con l’arrivo del nuovo Direttore, la Dott.ssa Casaburo, che aveva avviato una gestione più equilibrata dell’istituto, il DAP (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria) ha scelto di assegnare l’ennesimo Comandante, riaccendendo il caos organizzativo. La figura selezionata, figlia di un ex sindacalista di una sigla confederale noto nell’Avellinese per fatti di cronaca, suscita molte perplessità e dubbi sulle modalità di nomina.
Ma chi sceglie e come vengono scelti dal DAP i dirigenti incaricati di ruoli così delicati come quello di Comandante? Questo rimane un enigma apparentemente irrisolvibile, che evidenzia l’inadeguatezza del sistema penitenziario e la mancanza di una visione strategica e meritocratica nelle nomine. Decisioni del genere non fanno altro che aggravare una situazione già compromessa, contribuendo al collasso di un sistema che sembra sempre più incapace di garantire sicurezza e ordine.
In qualità di Segretario Regionale Campania del Si.N.A.P.Pe, esprimo piena solidarietà al collega aggredito e alla sua famiglia, augurandogli una pronta guarigione. Ribadiamo con forza la necessità di interventi strutturali immediati, che includano il potenziamento degli organici, l’implementazione di strumenti di difesa adeguati e, soprattutto, una revisione dei criteri di selezione per ruoli dirigenziali.
Il Si.N.A.P.Pe rimane al fianco di tutto il personale della Polizia Penitenziaria, continuando a battersi per condizioni lavorative dignitose e una maggiore attenzione da parte delle istituzioni a un sistema che sta lentamente collassando sotto il peso delle sue stesse inefficienze.
Orlando Scocca Segretario Regionale Campania
Si.N.A.P.Pe