
Ansia per James Senese: il sassofonista napoletano in terapia intensiva al Cardarelli per una grave polmonite
Settembre 25, 2025
Sono ore di forte apprensione per James Senese, iconico sassofonista napoletano e figura centrale della musica italiana, da ieri ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Cardarelli di Napoli a causa di una grave forma di polmonite.
Le sue condizioni sono state giudicate serie dai medici che lo hanno preso in carico.
Il musicista, 80 anni compiuti lo scorso gennaio, è stato trasportato d’urgenza nella serata di mercoledì, dopo un repentino peggioramento delle sue condizioni respiratorie. I familiari, preoccupati da giorni per uno stato influenzale che non accennava a migliorare, hanno deciso di far intervenire i soccorsi quando la febbre ha toccato picchi critici e la saturazione è crollata.
Secondo quanto trapela da fonti ospedaliere, Senese si trova sotto stretto monitoraggio nel reparto di terapia intensiva respiratoria. I medici parlano di una polmonite “estesa e complessa”, e il quadro clinico viene descritto come “grave ma stabile”. È mantenuto in vita da supporti respiratori e la prognosi resta riservata.
A stringersi idealmente attorno a lui è l’intera città di Napoli, da sempre legata a Senese non solo per la sua musica, ma per la sua storia personale, simbolo di riscatto, orgoglio e identità. In tanti sui social stanno inviando messaggi di affetto e preghiera per uno degli ultimi grandi maestri del Neapolitan Power, fondatore degli storici Napoli Centrale e collaboratore di Pino Daniele.
“James è un pezzo del cuore di Napoli. È la nostra voce che diventa fiato, rabbia e poesia. Forza James, tieni duro,” si legge in un post diventato virale nelle ultime ore.
Familiari e amici, seppur comprensibilmente provati, hanno chiesto rispetto e riservatezza, ringraziando il personale medico per l’attenzione e la cura dimostrate fin dai primi momenti.
James Senese, artista dalla carriera lunga più di mezzo secolo, è un simbolo vivente di un’intera generazione. Il suo sassofono ha raccontato le contraddizioni e la bellezza del Sud, la lotta e l’amore, l’incontro tra culture e la resistenza della musica vera.
Oggi, quella stessa Napoli che lui ha raccontato in mille note, lo aspetta, sperando che torni presto a far vibrare l’anima della sua gente.