
APPROVATE LE NUOVE TARIFFE PER RIABILITAZIONE E SERVIZI SOCIOSANITARI: DOPO DUE ANNI, UN PRIMO PASSO VERSO IL RIEQUILIBRIO DEL SISTEMA
Agosto 13, 2025
Dopo un lungo confronto durato quasi due anni, è finalmente arrivata l’approvazione tanto attesa: la Giunta Regionale della Campania, nella seduta del 5 agosto 2025, ha adottato la Deliberazione n. 526, che aggiorna le tariffe per le prestazioni territoriali residenziali, semiresidenziali, ambulatoriali e domiciliari nelle macroaree della Riabilitazione e dei Servizi Sociosanitari.
La Deliberazione recepisce formalmente gli Accordi sottoscritti il 20 febbraio e il 19 maggio 2025 tra la Regione e le principali Associazioni di Categoria del settore (ACOP, ARIS Campania, AIAS, ASPAT, AIOP, CONFAPI, AISIC, CONFESERCENTI Salute, ANASTE, CONFINDUSTRIA Napoli, ANFFAS Campania, FED.I. Salute, ANISAP, NOVA Campania, ANPRIC), che hanno accolto con senso di responsabilità e favore la notizia.
Una svolta attesa e frutto del dialogo
Il provvedimento arriva al termine di un lungo e articolato percorso di confronto tra le parti, avviato ufficialmente nel dicembre 2023 con l’istituzione del Tavolo Tecnico Regionale per la programmazione del comparto riabilitativo e sociosanitario. Un percorso in cui le Associazioni hanno sempre mantenuto un approccio costruttivo e orientato alla leale collaborazione, pur evidenziando le difficoltà economiche legate all’inadeguatezza delle tariffe fino ad oggi vigenti.
Le nuove tariffe rappresentano un importante passo in avanti, ma – come sottolineano tutte le Associazioni firmatarie – non costituiscono una soluzione definitiva. Si tratta di una risposta transitoria, legata all’attuale fase di uscita dal Piano di Rientro dal disavanzo sanitario della Campania.
Tariffe parziali, ma necessarie
L’adeguamento approvato consente, almeno in parte, di attenuare lo scarto tra costi reali e tariffe riconosciute alle strutture erogatrici. Tuttavia, le stesse Associazioni avvertono che i rimborsi restano inferiori ai costi effettivamente sostenuti, e non permettono ancora una copertura piena delle spese gestionali.
In questo senso, l’approvazione della Deliberazione 526/2025 non rappresenta un punto di arrivo, bensì l’avvio di una nuova fase: quella in cui sarà necessario ridefinire in modo strutturale e stabile il sistema tariffario, una volta superato il vincolo del Piano di Rientro.
La pressione delle Associazioni e la diffida
L’adozione del provvedimento è arrivata anche grazie alla diffida ultimativa presentata dalle Associazioni per sollecitare la Giunta Regionale ad approvare gli atti deliberativi previsti dagli Accordi. Una pressione forte ma responsabile, finalizzata a sbloccare una situazione di stallo che da troppo tempo metteva in difficoltà il settore.
Una proposta di compromesso
Le Associazioni, con alto senso istituzionale, hanno accettato in questa fase una parziale applicazione del coefficiente ISTAT-FOI al 31 dicembre 2023 come unico criterio sostenibile per adeguare le tariffe. Una scelta di equilibrio, definita come una “ragionevole composizione” della vertenza tariffaria in attesa di condizioni economiche più favorevoli per una revisione più ampia e strutturale.
Prospettive future: il ruolo del Tavolo Tecnico
Con l’approvazione delle nuove tariffe, si apre ora una fase cruciale: le Associazioni chiedono l’immediata adozione dei provvedimenti regionali necessari per aggiornare i volumi prestazionali e la spesa, e invocano la riattivazione del Tavolo Tecnico per proseguire il lavoro di adeguamento del sistema, una volta che la Regione sarà formalmente uscita dal Piano di Rientro.
Fondamentale sarà anche il rispetto dell’impegno, contenuto negli Accordi, a non ridurre le prestazioni a fronte dell’aumento tariffario, garantendo un corrispondente incremento del budget e della capacità di spesa del sistema regionale.
Conclusioni
Le Associazioni firmatarie – tra cui ARIS Campania, AIAS, ANFFAS, AIOP, ASPAT, CONFINDUSTRIA Napoli e molte altre – riconoscono che la Deliberazione 526/2025 rappresenta un risultato importante, frutto di un confronto costruttivo, ma ribadiscono che non è sufficiente a garantire la sostenibilità del sistema nel medio e lungo periodo.
Il messaggio è chiaro: servono nuove risorse, nuove tariffe, nuove regole, per un comparto che svolge una funzione essenziale nella rete dei servizi sanitari e sociosanitari regionali. Solo così si potrà costruire un sistema efficiente, sostenibile e capace di rispondere pienamente ai bisogni della comunità.