Avellino, la Tin del “Moscati” apre ai genitori 24 ore su 24: lunedì la presentazione in occasione della Giornata della Prematurità

Avellino, la Tin del “Moscati” apre ai genitori 24 ore su 24: lunedì la presentazione in occasione della Giornata della Prematurità

Novembre 15, 2025 Off Di Redazione

Lunedì 17 novembre, alle ore 16, nell’aula magna della Città ospedaliera

La Terapia Intensiva Neonatale dell’Unità Operativa di Neonatologia dell’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino compie un passo decisivo verso un modello di cura sempre più centrato sulla famiglia: da oggi, infatti, la Tin apre le sue porte ai genitori per l’intera giornata, 24 ore su 24.

Una scelta profondamente innovativa, che riconosce il valore insostituibile della presenza di mamma e papà accanto al neonato prematuro, non solo sul piano affettivo ma anche su quello clinico.

Il nuovo servizio sarà presentato ufficialmente lunedì 17 novembre, alle ore 16, nell’aula magna della Città ospedaliera (primo piano, settore B), in occasione della Giornata Mondiale della Prematurità. Come ogni anno, l’Azienda Moscati dedicherà il pomeriggio ai piccoli nati prima del termine e alle loro famiglie: un appuntamento molto atteso, che riunisce gli “ex prematuri” venuti al mondo proprio nella struttura avellinese – oggi cresciuti e accompagnati dai genitori – insieme ai professionisti che li hanno seguiti nei primi giorni di vita.

Durante l’incontro saranno illustrati due percorsi che stanno arricchendo l’attività della Neonatologia. Il primo è il progetto di musicoterapia, realizzato in collaborazione con il Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino: saranno condivisi i risultati della fase sperimentale condotta sui neonati ricoverati in Tin, che evidenzia benefici significativi in termini di stabilità clinica, riduzione dello stress e miglioramento del comfort del piccolo paziente.

Il secondo riguarda le nuove modalità organizzative che permetteranno ai genitori di accedere liberamente al reparto h24. Una decisione supportata da solide basi cliniche, psicologiche e relazionali. «La prematurità – sottolinea il Direttore dell’Unità Operativa di Neonatologia e Tin, Sabino Moschella – non è solo una sfida clinica, ma anche emotiva. Favorire il contatto continuo tra genitori e neonati, insieme a progetti come la musicoterapia, migliora la stabilità del bambino, riduce lo stress e rende i genitori parte attiva del percorso di cura».

Il pomeriggio si concluderà, come da tradizione, con un momento conviviale e con una sorpresa dedicata ai più piccoli, per celebrare la forza e il percorso dei bambini nati prematuri: una festa che unisce ricordi, emozioni e la testimonianza concreta che, con il sostegno delle famiglie e delle équipe sanitarie, anche le sfide più delicate possono trasformarsi in storie di crescita straordinaria.