
Avellino, l’amara riflessione di Passaro: “Il centrodestra diviso è un danno per la città. Serve una svolta vera”
Agosto 28, 2025
L’ex dirigente e consigliere circoscrizionale Massimo Passaro lancia un appello all’unità: “Basta egoismi, si scelga presto un candidato credibile. Avellino merita di più”
Avellino – Alla vigilia dell’ennesima sfida elettorale, riecheggia ancora una volta un copione ormai stanco: un centrodestra che si risveglia all’ultimo momento, incapace di costruire un’alternativa solida e credibile al governo cittadino. È il duro j’accuse di Massimo Passaro, ex dirigente e consigliere di circoscrizione di area centrodestra, che in un intervento accorato denuncia lo stato di immobilismo e frammentazione che da anni penalizza il fronte moderato avellinese.
“Troppi anni sono passati senza una vera organizzazione, senza una visione condivisa. Ogni volta che ci avviciniamo alle elezioni – scrive Passaro – assistiamo al solito scenario: un centrodestra che si muove solo negli ultimi trenta giorni, cercando in fretta e furia un candidato della cosiddetta ‘società civile’, spesso ignorando chi, con sacrificio e dedizione, si è occupato ogni giorno della città.”
Secondo Passaro, il vero errore politico risiede in una narrazione distorta che finisce per penalizzare chi si spende realmente sul territorio. “Sembra quasi che occuparsi della cosa pubblica sia un disvalore. Al contrario, chi si tiene in disparte, magari intrattenendo rapporti solo di convenienza con la politica, viene considerato il più adatto a governare. È un paradosso inaccettabile.”
L’ex consigliere invoca un cambio di passo netto, che parta da un ritorno all’impegno reale e costante. “Non basta lamentarsi sui social. Bisogna scendere in strada, organizzare banchetti, ascoltare i cittadini nei quartieri e nelle contrade. Questo non può avvenire solo a ridosso del voto, ma deve diventare un impegno quotidiano.”
Una critica non solo ai tempi e ai metodi, ma anche alla selezione dei candidati. “Non possiamo continuare ad affidarci a volti già noti che, spesso, non hanno neanche una storia di centrodestra alle spalle. E neppure possiamo permettere che sia il ‘deputato di turno’, forte solo di un ruolo passato, a decidere le sorti del centrodestra cittadino, bruciando risorse e energie preziose.”
Per Passaro, è tempo di mettere da parte personalismi e rancori: serve una “tavola rotonda” che coinvolga chi conosce davvero le dinamiche del territorio. “Serve un candidato con storia, cuore, visione, capace di guidare una squadra coesa. Perché non conta solo il nome del sindaco, ma la forza e la compattezza della squadra che lo sostiene.”
Non manca, infine, una stoccata a chi, nel tempo, ha tradito l’identità politica del centrodestra per convenienza personale. “Abbiamo visto troppi professionisti riciclarsi nel centrosinistra, abbandonando il percorso costruito insieme. Così non si costruisce nulla. È il solito divide et impera, e il risultato è che altri continuano a governare mentre noi restiamo fermi.”
Un appello, quello di Passaro, che suona come un ultimatum alla classe dirigente locale: “Avellino merita di più. Merita un centrodestra finalmente unito, pronto a dimostrare che un futuro diverso è possibile.”