
BISOGNA ADEGUARE LO STADIO PER LA B
Aprile 28, 2025Si è concluso, in una cornice sfavillante di colori, che ha tappezzato il rettangolo di gioco, gioia per gli occhi, il più bello spettacolo calcistico dell’U.S. Avellino negli anni duemila. Guardavi l’Avellino vincente, riflettevi sopra e subito nasceva l’aritmia. La paura è passata, i muscoli sono tornati torbidi pronti a scattare, come pure le idee. Biancolino diventato un capopopolo, al pari di Patierno, in simbiosi con una tifoseria conquistata dai suoi modi veraci, più coinvolgenti dell’algido Pazienza.
L’atteggiamento conta ma a fare innamorare sono stati un gioco redditizio, talvolta spettacolare, ricco di soluzioni alternative, con cambi mirati e soprattutto i risultati.
Undici giornate vittoriose hanno stabilito il nuovo record nel calcio semiprofessionistico e professionistico. Si temeva che la stanchezza avrebbe potuto azzannare l’Avellino, come è successo alle varie capoliste, ma Patierno e compagni hanno retto all’impegno, impiegando anche la panchina lunga, dalla quale sono risaltati Russo, Panico, Palumbo, ecc.
Ora che la festa si è consumata, già si pensa al prossimo campionato, con la questione impellente e dolorosa dello stadio da completare e la gestione della “rosa “ per la serie cadetta. Adesso diventa importante che la società, nei suoi aspetti dirigenziali, non agisca nell’incertezza: è il momento della chiarezza, solo così si prendono decisioni importanti. Il mese di agosto non è molto lontano per fare lavori onerosi e bisognerà anche individuare nuovi giocatori che devono avere nel repertorio tecnica ed umanità. Soprattutto quest’ultima dote, da uomini veri, come quelli attuali, capaci di divorare il pallone, senza pensare alla fatica e agli avversari, ma onorare sempre la maglia. Dopo l’apoteosi e lo spumante bisogna fare l’analisi tecnica della squadra da preparare, ricordando sempre che il calcio resta cosa insondabile e perciò meravigliosa con i suoi paradossi che ci fa vivere momenti belli e di apprensione.
Non entriamo nei fatti tecnici, lasciamo a chi di competenza l’incarico, ma restiamo vigili in attesa di tutte le operazioni di mercato, nelle quali c’è bisogno di opportunià e tanta disponibilità finanziaria, che per fortuna la nostra Dirigenza non si è mai tirata dietro.