Caos nomine all’Asl Caserta: saltano due candidati “sicuri”, si infittisce il mistero

Caos nomine all’Asl Caserta: saltano due candidati “sicuri”, si infittisce il mistero

Luglio 24, 2025 Off Di Redazione

Due. Questo il numero dei direttori generali che sembravano ormai certi della nomina alla guida dell’Asl di Caserta e che invece, nel giro di pochi giorni, sono stati clamorosamente “ritirati dalla corsa”. Entrambi irpini, entrambi, secondo voci sempre più insistenti, frenati da pendenze giudiziarie pregresse che avrebbero consigliato loro – o a chi li aveva proposti – di fare un passo indietro prima di essere costretti a farne due.

Un colpo di scena che tinge di giallo una partita amministrativa che, a distanza di mesi, continua a trascinarsi senza soluzione. Un intrigo che va ben oltre i classici giochi di potere e sembra scivolare nel territorio del grottesco, se si pensa che persino l’Asl Napoli 1 Centro – storicamente considerata tra le più problematiche della regione – ha trovato un nuovo direttore generale nella persona di Gaetano Cubitosa. Competente e, va detto, anche coraggioso, Cubitosa ha accettato l’incarico pur conoscendo bene i rischi del ruolo.

A Caserta no. Qui la situazione è talmente ingarbugliata da sembrare irrisolvibile. La sanità della Terra di Lavoro rischia di finire in un limbo pericoloso, peggiore – paradossalmente – di quello che fu descritto da Stefano Caldoro anni fa quando, per interrompere un ciclo di scandali giudiziari senza fine, pensò bene di inviare un generale dei carabinieri alla guida dell’Asl Napoli 1.

Eppure, i risultati di quella stagione sono noti: arresti eccellenti, doppie buste paga, processi a raffica, dirigenti travolti da inchieste devastanti. E oggi? Ancora una volta la situazione sembra sfuggire di mano: anche chi mette piede negli uffici della metropolitana sanitaria napoletana, rischia – per tradizione o per abitudine – di trovarsi davanti a un giudice prima ancora che a una scrivania.

Ma allora, viene da chiedersi: è davvero Caserta a rappresentare un’anomalia così grave da rendere impossibile una nomina, o c’è dell’altro? E se sì, cosa? Giochi politici, veti incrociati, equilibri da non turbare?

Intanto, la realtà è una: i malati casertani aspettano. Aspettano un nome, una guida, un segnale. Aspettano che il presidente De Luca esca dall’impasse e indichi un direttore generale capace di restituire credibilità e operatività a un’azienda sanitaria sempre più sfilacciata.

Perché oggi più che mai servirebbe un “nitrito” – per dirla con Pascoli – che indichi la rinascita. Non l’ennesimo “raglio” che segni solo il declino. E soprattutto, serve ricordare che i cittadini di Caserta non sono cittadini di serie B. E i loro diritti non possono attendere.