Casa Circondariale di Salerno: traffico di droga tra Uova di Pasqua e ovuli farciti alla cocaina

Casa Circondariale di Salerno: traffico di droga tra Uova di Pasqua e ovuli farciti alla cocaina

Aprile 24, 2025 Off Di Redazione

Un episodio sconcertante porta ancora una volta l’attenzione sulla delicata situazione all’interno della Casa Circondariale di Salerno.

Dopo la consueta consegna di Uova di Pasqua ai detenuti, si registrano recenti casi di traffico di droga nascosti all’interno di ovuli e ovetti, in un fenomeno che ha assunto dimensioni preoccupanti, con la criminalità organizzata che si insidia anche tra le mura del carcere.A dare la notizia è Emilio Fattorello, Consigliere Nazionale dell’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria (OSAPP), che denuncia una situazione di forte criticità e sottolinea l’impegno quotidiano degli uomini e delle donne della polizia penitenziaria, nonostante le evidenti difficoltà di mezzi, formazione e risorse.

Il caso del detenuto rientrato dopo le festività

Nella giornata di ieri, un detenuto magrebino, in permesso per le festività Pasquali, è stato autorizzato al rientro in carcere. All’ingresso, il soggetto ha mostrato un comportamento sospetto, attirando immediatamente l’attenzione del personale di servizio. Una volta effettuati i controlli di routine, il detenuto ha espulso circa 10 ovuli ripieni di cocaina, episodio che ha richiesto il rapido intervento di emergenza. Il detenuto è stato trasferito all’ospedale penitenziario (Ospecives) per gli accertamenti del caso, dove ha espulso ulteriori ovuli, portando il totale a 21, per un peso complessivo di oltre 100 grammi di cocaina. L’episodio mette in evidenza come il traffico di droga sia ormai radicato e assuma proporzioni tali da rivaleggiare con le piazze di spaccio esterne.

Controlli nelle strutture di servizio e nuovi ritrovamenti

Questa mattina, i cani antidroga del Nucleo Regionale della Polizia Penitenziaria hanno individuato un involucro contenente hashish nascosto nel locale dei servizi igienici, previsto per i familiari dei detenuti durante i colloqui. La presenza di sostanze illegali all’interno del carcere termina di confermare come il traffico di droga abbia ormai superato i confini delle piazze di spaccio tradizionali, evolvendosi in un sistema interno gestito dalla criminalità organizzata.

Una lotta difficile e quotidiana

La lotta contro il traffico di droga nel carcere di Salerno si scontra con numerose criticità: personale ridotto, carenze di formazione e dotazioni insufficienti. Nonostante questo, gli agenti di polizia penitenziaria continuano con sacrificio a garantire la legalità e la sicurezza di tutti, spesso lasciati soli dall’amministrazione penitenziaria, come più volte denunciato dall’OSAPP.

Un problema che richiede attenzione e risposte concrete

Il conto alla rovescia per un intervento efficace è ormai aperto. È urgente che le istituzioni rafforzino le attività di controllo e prevenzione all’interno degli istituti di detenzione, investendo in risorse umane e mezzi tecnici per contrastare efficacemente la criminalità che si annida tra le mura, con effetti nefasti anche sul territorio esterno.

Il caso di Salerno rappresenta un allarme che non può essere ignorato: la sicurezza in carcere non è solo una questione interna, ma una priorità per tutta la collettività, chiamata a rispondere con azioni concrete a una sfida che richiede collaborazione e determinazione.