COMINCIAMO IN SALITA UMILIATI DAL PICERNO

COMINCIAMO IN SALITA UMILIATI DAL PICERNO

Agosto 27, 2024 Off Di Antonio Mondo

Siamo costernati, abbacchiati come un pugile graggy che è rovinato al tappeto sotto una gragnuola di pugni da un avversario, più che un outsider.

Per l’ennesima volta ci facciamo umiliare da una squadra di provincia che assomma non più di 500 tifosi, mentre l’Avellino conta più di 5000 abbonati fanatici, che si consolano solo col colore della maglia e col nome glorioso della propria squadra.

Si fa fatica ad acquisire fino in fondo la consapevolezza della potenzialità di questa nuova squadra, messa su dalla triade capeggiata da un logorroico Perinetti, che dalla gara con il Pontedera ha espresso una paurosa involuzione culminata con la clamorosa sconfitta di Picerno.

Si fa fatica perché prevale istintivamente la stessa recita del passato. Lo scenario non cambia, è diventato ripetitivo, provocando lamentazioni, recriminazioni, piagnistei.

Non riusciamo ad uscire da questo cortocircuito perverso, senza lucidità nel gioco, con un comandante che non riesce a capacitarsi del materiale umano in suo possesso e la poca capacità di gestire al meglio gli attori.

Per quanto si è visto in campo, siamo alla stregua dello scorso anno, con Rastelli finito al macero, ed è già iniziato il processo all’allenatore che in un intero campionato non ha mai dato un carattere a questa squadra. Una difesa inguaribile, un centrocampo da belle statuine e un attacco, se pure arricchito da 5 cannonieri, che non riesce a realizzare più di un paio di tiri alla porta avversaria.

Sarà pure il calcio di agosto, ma non vediamo come possa migliorare, in tempi brevi, con un manipolo di giocatori buoni solo sulla carta, ma penosi in campo. Certamente occorre una terapia d’urto, un volpone sulla panchina che si faccia rispettare da giocatori strapagati e osannati dalla stampa locale.

Sarà un altro anno di penitenza?