CORREGGERE LA DIFESA IMPEGNO PER IL PITONE

Un’altra gara sofferta ma portata al successo, quella con la Reggiana, che aveva battuto la capolista Modena, che ha dato filo da torcere per colpa di una difesa avellinese ballerina, nella quale ancora non si sono definiti ruoli e competenze.

Salvo Simic che fa il bello e il cattivo tempo in campo, non ci sono compagni di reparto all’altezza. Siamo d’accordo che deve giocare chi è più in forma, chi si impegna nella preparazione settimanale, però così facendo in ogni partita ci sono protagonisti diversi e non si dà il tempo al reparto per diventare coeso.

Se la difesa è in difficoltà , l’attacco mostra una grande vivacità con i suoi esponenti brillanti e propositivi. Il risveglio di Biasci, Insigne e in parte Russo, stimolano tutti gli altri componenti a mettere in difficoltà il tecnico nelle scelte domenicali. Tutino sta migliorando nella tenuta atletica, Patierno e Favilli sono sempre più in predicato di far parte attiva della squadra.

Restano da recuperare ancora De Cristofano e D’Andrea ma nelle prossime settimane ci sarà il definitivo rilancio. Biancolino ha catechizzato a dovere gli attaccanti ma non riesce ancora a far quadrare la difesa che in quattro gare ha incassato 10 reti, siamo la peggiore difesa del campionato se si astrae il Pescara, che di reti ne ha incassate 23, rispetto alle nostre 19.

Domenica ci attende un severo impegno, quello col Cesena, una formazione di prestigio che è caduta malamente a Bari e che non vede l’ora di cancellare il brutto scivolone. L’Avellino, forte della sua compattezza e resilienza, può contrastare i romagnoli a patto che la difesa dimostri una maggiore avvedutezza, fidando anche sulla collaborazione dei centrocampisti incontristi per coadiuvare i compagni del reparto arretrato.