È la pace il sogno di Dio per l’umanità
Novembre 30, 2025
Il mese di novembre si congeda inaugurando il nuovo anno liturgico con la prima domenica di Avvento. Ogni inizio è prospero di attese e buoni propositi, di speranze che danno luce ad un tempo difficile, fino a scorgere possibilità, nuovi orizzonti spesso annebbiati dal negazionismo o da visioni pessimistiche e ben troppo pregiudizievoli.
Il freddo, a volte pungente, di queste sere riporta alla mente immagini di memoria fanciullesca vissute intorno al focolare domestico ad assaporare i “cunti” del nonno, in uno spazio ovattato e rasserenante. Le immagini di un passato fatto di cose semplici ed essenziali, nel segno della tradizione, si fanno spazio in questo tempo segnato dal consumismo e dal superfluo.
La corsa agli acquisti rappresenta l’emblema di questo tempo natalizio, con negozi presi d’assalto alla ricerca di soluzioni per garantire addobbi eleganti e “fare bella figura”, in un tempo in cui l’apparenza conta più della sostanza. Si corre il rischio di focalizzare l’attenzione sulla cornice e trascurare la bellezza del quadro natalizio. L’Avvento ripropone il sogno di Dio attraverso la profezia di Isaia: «Egli sarà giudice fra le genti e arbitro fra molti popoli. Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci; una nazione non alzerà più la spada contro un’altra nazione, non impareranno più l’arte della guerra» (Is 2, 4). È la pace il sogno di Dio per l’umanità, per vincere le ingiustizie generate dalle tenebre, dal disordine e dalle guerre.
C’è bisogno di operatori e testimoni di pace per ristabilire la centralità dei principi cristiani, così da assicurare quell’incessante bisogno di giustizia, di fraternità, di ordine. L’Arsenale della Pace (SMERIG) di Torino rappresenta un centro di accoglienza, solidarietà e servizi per le persone in difficoltà: un luogo di guerra, in origine nato come arsenale militare, è stato trasformato in uno spazio di pace, riattualizzando nel nostro oggi l’antica profezia di Isaia, che diventa la speranza del buon cammino dell’umanità. «Andiamo con gioia incontro al Signore» (Sal 121), proclama il salmista, perché: «La notte è avanzata, il giorno è vicino. Gettiamo via perciò le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce» (Rm 13-12).
La luce del Signore Gesù, che viene ad abitare nel freddo di questo tempo i nostri cuori, troppe volte impregnati di orgoglio e apparenza, sia guida lungo il difficile cammino della vita.


