
E’ POSSIBILE VIVERE DA FRATELLI?
Agosto 10, 2025Verso la pienezza del Regno

”Ogni scuola che si apre sarà un carcere che si chiude” affermarono trionfalmente gl’illuministi, innalzando il noto altare alla dea ragione. Una dea che ben presto rivelò tutta la sua crudeltà, all’insegna della ghigliottina e di altre pseudo rivoluzioni più o meno sanguinarie, che hanno seminato anzitutto innumerevoli lacrime e lutti.
Ben presto un altro grande filosofo scoprì che “ogni uomo è un lupo per l’altro uomo” (Thomas Hobbes 1588-1670). E Niccolò Machiavelli (1469-1527), padre nobile della filosofia politica, aveva affermato che “il fine giustifica i mezzi”, anche i più disumani. Tutta una retorica, che ha purtroppo infarcito anche i nostri testi di scuola, determinando quella cultura dell’effimero che oggi sembra prevalente.
C’è proprio da rinunziare a tutto quell’ottimismo del pensiero cristiano che spesso gli uomini politici ritengono di poter bollare come utopia, riducendo il vangelo a meschino bigottismo? E a stento tollerando gli accorati appelli del Papa come esortazioni paternalistiche, che lasciano il tempo che trovano.
Non c’è da meravigliarsi se ormai un po’ tutto l’impegno politico, che pure Paolo VI identificava come “il più nobile servizio di carità”, stia perdendo il suo credito, riducendosi spesso a meschine polemiche elettorali, prevalentemente funzionali al potere individuale. Tutta un’analisi che non può in alcun modo escludere le responsabilità del mondo cattolico.
Una realtà che non è mai stata perfetta e forse mai lo sarà fino a quando sarà raggiunta la pienezza del Regno. E che tuttavia, alla luce del rinnovamento conciliare, rimane la tradizione più lunga e ricca di valori, l’unica speranza per una società che spesso si trova dinanzi al baratro di una cultura di morte