Emergenza ambientale a Teano e Riardo: Coldiretti Caserta al fianco degli agricoltori dopo il rogo dei rifiuti

Emergenza ambientale a Teano e Riardo: Coldiretti Caserta al fianco degli agricoltori dopo il rogo dei rifiuti

Settembre 9, 2025 Off Di Redazione

Monitoraggio regionale avviato. Amico (Coldiretti): “Pronti a costituirci parte civile. Serve giustizia per le aziende danneggiate”


Dalla teoria alla pratica. È partito ufficialmente il monitoraggio da parte della Regione Campania per valutare gli eventuali danni ambientali e agricoli causati dal devastante incendio che ha colpito il sito di stoccaggio rifiuti “Campania Energia” a Teano lo scorso 16 agosto. A comunicarlo è Coldiretti Caserta, che ha seguito passo dopo passo l’evolversi dell’emergenza, sollecitando l’intervento degli enti preposti sin dalle prime ore del disastro.

“Abbiamo subito chiesto attenzione e misure concrete – spiega Enrico Amico, presidente di Coldiretti Caserta – perché i dati diffusi dall’Arpac già nei giorni successivi all’incendio confermavano un preoccupante aumento dei livelli di inquinamento atmosferico”. E l’allerta non è finita. Nelle prime ore di questa mattina, intorno alle 8, è stato registrato un nuovo focolaio: l’enorme cumulo di rifiuti ha ripreso a fumare, generando ancora una volta un odore acre e pungente, avvertibile anche a distanza.

Un disastro ambientale in cerca di colpevoli

Le fiamme del 16 agosto hanno avvolto circa 40mila metri quadrati di materiali, in prevalenza plastica e altri rifiuti speciali. Un evento drammatico, che lascia dietro di sé una lunga scia di interrogativi e una certezza: non si può voltare pagina senza individuare i responsabili. “Non è accettabile che un disastro di tale portata resti impunito – incalza Amico –. Coldiretti Caserta è pronta a costituirsi parte civile nei procedimenti che saranno avviati per accertare le responsabilità. La tutela degli agricoltori e dei cittadini viene prima di tutto”.

Agricoltura a rischio: serve chiarezza

Sebbene al momento non risultino danni diretti a coltivazioni alimentari sensibili, l’incertezza resta alta. “Fortunatamente, nei pressi dello stabilimento interessato le principali colture riguardano la frutta a guscio, come le nocciole, meno esposte al rischio di contaminazione da microplastiche – spiega Amico –. Tuttavia, nella zona di Riardo insistono anche coltivazioni di mais per insilati e siamo al limite dell’area dedicata alla produzione delle pregiate mele annurche, patrimonio agricolo e culturale della Campania”.

Monitoraggio in corso, ma l’allarme resta alto

In attesa dei primi dati ufficiali raccolti dall’ente di Palazzo Santa Lucia, Coldiretti Caserta ribadisce la necessità di tenere alta la guardia. “Siamo dalla parte degli agricoltori e dei cittadini, costretti a respirare un’aria che, in assenza di risposte concrete, rischia di diventare sempre meno salubre. La nostra battaglia non si fermerà finché non saranno garantite sicurezza, trasparenza e giustizia per il territorio”, conclude Amico.


Coldiretti invita le aziende agricole delle zone interessate a segnalare eventuali anomalie nei raccolti o danni indiretti subiti. Le segnalazioni potranno contribuire al lavoro degli enti regionali e rafforzare il dossier da presentare alle autorità giudiziarie.