Festa del Papà, la tradizione delle zeppole di San Giuseppe

Festa del Papà, la tradizione delle zeppole di San Giuseppe

Marzo 4, 2023 Off Di Redazione

Dolce tipico per eccellenza, abbinato alla festività di San Giuseppe, questo dessert accompagna le tavole degli italiani dal lontano 1400 (la sua origine è campana) e nasce come frittella per festeggiare la fine della stagione fredda. In molti paesi del Sud Italia, si usava per l’occasione accendere dei grandi falò in piazza, intorno a cui tutti gli abitanti si radunavano in segno propiziatorio di un buon raccolto agricolo e dell’imminente primavera. Le zeppole di San Giuseppe sono così divenute il simbolo del 19 marzo e della festa del papà!

La ricetta è più o meno simile in tutte le regioni, anche se caratterizzata da tradizioni tipiche delle singole province.

Di certo vengono preparate sia nella versione forno che fritta.

Ecco la ricetta classica

Ingredienti pasta choux:  50 gr di burro – 250 ml di acqua – 250 gr di farina 00 – 5 gr di sale –  5 uova.

Ingredienti crema pasticcera: 3 di tuorli – 70 gr di zucchero –  40 gr di fecola di patate – 250 ml di latte – 1 baccello di vaniglia – 50 gr di amarene sciroppate – olio di semi (per la frittura).

Procedimento: Innanzitutto preparate la crema pasticcera. Fate scaldare il latte in una casseruola con un baccello di vaniglia. Montate i tuorli con lo zucchero e mescolate bene. Aggiungete la fecola di patate e mescolate fino ad avere un composto liscio e senza grumi. Non appena il latte sarà bollente, sollevare la stecca di vaniglia e versatelo a filo nel composto sempre mescolando.

Posate la casseruola sul fornello a fiamma bassissima, mescolando in continuazione. Una volta arrivati al punto di ebollizione, togliere la crema dal fuoco e lasciatela raffreddare ricoprendo la crema ottenuta con la pellicola trasparente in modo che non si formi la pellicina.

Preparare la pasta choux facendo bollire l’acqua insieme al burro e al sale in una casseruola dal fondo spesso. Appena l’acqua avrà raggiunto l’ebollizione, togliere la casseruola dal fuoco e aggiungere la farina tutta in un colpo. Mescolare con un cucchiaio di legno fino a creare un composto omogeneo. Rimettere il composto sul fuoco e continuare a mescolare finchè il composto non si stacchi dalle pareti. Togliere dal fuoco, lasciar intiepidire la pasta stendendola su un piano per accelerare il processo. Aggiungete le uova una per volta facendo incorporare bene ogni uovo prima di aggiungere l’uovo successivo.

Continuare a mescolare finchè la pasta choux non diventi corposa e non cada dal cucchiaio se scrollata.

Mettere la pasta in una sac à poche con bocchettone a stella e formare delle ciambelline di circa 5 cm con un movimento circolare direttamente su una teglia da forno ricoperta di carta oleata.

Cuocete quindi le zeppole di San Giuseppe in forno già caldo a 200° per 10 minuti.

Riscaldare l’olio (deve avere una temperatura di 180° circa) e appena sfornate le zeppole friggetele una per volta.

Rigirate le zeppole più volte nell’olio caldo fino alla completa doratura, quindi sgocciolatele con una schiumarola e ponetele a scolare dell’olio in eccesso su più fogli di carta assorbente da cucina. Ripetete questa operazione fino a quando avete finito di friggerle tutte.

Una volta raffreddate per bene, andate ad assemblare le vostre zeppole di San Giuseppe. Mettete la crema pasticcera in una tasca da pasticcere e farcire il centro di ogni zeppola.

Guarnite con un’amarena sciroppata e dello zucchero a velo… ed ecco pronte le vostre zeppole di San Giuseppe fritte.

Consigli: una volta preparata la pasta da mettere nel sacco à poch si può scegliere di preparare le zeppole di San Giuseppe nei due modi come suggeriti all’inizio: al forno oppure fritte.

Se volete cuocerle al forno, basta infornarle per il primo quarto d’ora a 210° ed altri 20 minuti a 180°. Se invece volete friggerle, si consiglia di infornarle sempre, ma per pochi minuti (7/8 minuti) a 180°, dopodiché friggetele in abbondante olio bollente (questo per evitare che restino unte e per far sì che si asciughino meglio dall’olio della frittura).