FINALMENTE IL VERO AVELLINO!

Un Avellino nuovo, mai visto così in questa stagione, chiude in modo perentorio la pratica Turris, con la seconda vittoria fuori casa. Funziona tutto a meraviglia, con l’attacco in palla, pronto a sfruttare tutto nell’allegra difesa avversaria. Brillano tutti i centrocampisti che vincono i duelli, perfetti negli alti e bassi, puntuali i difensori centrali nelle chiusure e nell’avvio del palleggio.

L’Avellino in pratica dimostra la superiorità tecnica in ogni zona del campo. I due gol realizzati da D’Angelo e Di Gaudio sono due gioielli: il primo su una semi rovesciata aerea al volo, il secondo eseguito con un tocco chirurgico dall’ex Chievo-Verona. Lo spirito nuovo col quale si è battuto l’Avellino può essere foriero di nuove grandi imprese, in primis con l’inseguimento al Bari, prossimo avversario al Partenio, lunedì sera, per poi insediarsi su posizioni di classifica più confacenti al livello tecnico della formazione avellinese.

Stavolta mister Braglia ha indovinato tutte le mosse, sbaragliando la tattica degli avversari, che pure si gloriavano del terzo posto in classifica. La vittoria assume maggiore prestigio se si pensa che gli irpini l’hanno ottenuta dopo essere passati in svantaggio con il velenoso tiro del torrese Tascone, che da fuori area ha indovinato l’angoletto, con un pallone viscido dalla pioggia.

L’Avellino visto nell’ultima di campionato si astrae dalla routine delle gare precedente e ci regala una squadra distonica , dal rendimento altalenante, che procura malumori nella tifoseria che nonostante tutto segue la squadra nella segreta speranza di poter finalmente ammirare i progressi annunciati.

Ora sotto con il Bari, la capolista che fa la parte del leone tra le mura amiche , ma ce, fuori dalla sede incappa in disonorevoli sconfitte. A differenza della squadra irpina che annovera la sola rocambolesca sconfitta col Monterosi, i pugliesi si sono dovuti piegare tre volte fuori dal San Nicola.

La classifica dell’Avellino si fa più consistente , anche se ancora interlocutoria, e con questa prospettiva che bisognerà battersi negli impegni futuri se si vuole annullare l’handicap dal Bari.

Antonio Mondo