GIGI MOLINO: QUEST’ANNO È SERIE B!!

GIGI MOLINO: QUEST’ANNO È SERIE B!!

Agosto 17, 2023 Off Di Antonio Mondo

Nel limpido mare di Calabria, a Diamante, ci impattiamo in Molino, indimenticato bomber degli anni Novanta e, tra un tuffo, un caffè e un aperitivo, approfittiamo per sentire le sue impressioni sul nuovo Avellino, edizione 2023-24.

Gigi, da buon aziendalista e informato della nuova realtà irpina sentenzia: “Se vuoi sapere la mia convinzione, ti dico subito che quest’anno la serie cadetta nessuno ce la toglie!”.

Restiamo impietriti di tanta sicumera della perentorietà del pronostico e cerchiamo lumi da questo personaggio cha ha fatto di Avellino la sua nuova città, tanto da rimanere nella società da tanti anni come allenatore dei ragazzi, dando vita ad una qualificata scuola-calcio.

Cosa è cambiato dallo scorso anno?

“Tutto! La mentalità vincente del nuovo gruppo, l’ambiente dei tifosi, la compostezza dei manager, con a capo Perinetti, vero deus ex machina del mercato e lo spirito battagliero dei nuovi arrivati. So pure che bisognerà attendere per lo meno il mese di ottobre per avere la definitiva consistenza della squadra, ma gente come Cionek e Rigione in difesa, Palmiero a centrocampo e un attaccante prolifico come Patierno autorizzano le più rosee aspettative.”

Ma gli avversari?

“Certo Crotone, Benevento, Foggia e Catania e qualche outsider non ci fanno dormire sonni tranquilli. Specialmente il Crotone, che nel campionato scorso ha conquistato 82 punti. Il Benevento che conserva in squadra 5 elementi che l’anno scorso hanno giocato la serie B e il Foggia, che, contro tutti i pronostici, è stato degno finalista, con il Lecco, nei play-off.”

È possibile che tutto quanto preparato da Perinetti e soci è impeccabile. Non ci sono riserve al riguardo?

“La squadra preparata tatticamente da Rastelli ha ormai un volto definito e qualificante; anzi, dirò di più, ci sono riserve (ma non è il caso di definirle tali) che sono ragazzi di grosso spessore tecnico, specialmente Sgarbi, che è un Castaldo giovane, un goleador potenziale che deve solo cominciare ad assaggiare il sangue dei portieri. È un killer di razza.

Mi chiedevi che cosa è cambiato dallo scorso campionato? Non si rispettano gli accordi né le promesse fatte dai giocatori strapagati, danneggiando scientemente il club di D’Agostino. Anche i procuratori dei vecchi giocatori hanno fatto agio, mai sazi, e l’Avellino ha vissuto un anno tristissimo di follie collettive che ha segnato uno dei suoi punti più bassi. Ora , da qui bisogna ripartire, dando una risposta tecnica e di qualità, anche dal tecnico Rastelli, se pure confermato contro la volontà di buona parte della tifoseria, concentrato quotidianamente nel suo lavoro di rivincita.”

Il diretto interessato lo ha sempre pensato ed affermato con certezza tanto granitica quanto fortunatamente allergica a qualsivoglia ipocrisia.

Un’altra mancata prerogativa da protagonisti in questo campionato è uno scenario che nessuno prende in considerazione, sarebbe l’apocalisse che spezzerebbe via quel che resta delle glorie passate del calcio irpino.