
I TIFOSI REGALANO IL SOLD OUT COL BARI
Dicembre 2, 2021Cresce sempre più l’adrenalina per l’incontro con la capolista Bari. L’importanza della posta in palio impone ai lupi di Braglia di accorciare , con una vittoria, il distacco dai galletti pugliesi.
Ora sono nove i punti di vantaggio si ridurrebbero a sei e riaprire il discorso promozione. L’impresa è possibile anche in considerazione degli impegni piuttosto severi che attendono i baresi in questo fine campionato: devono affrontare il Taranto, acerrimo nemico da sempre; il Palermo secondo in classifica e il Potenza, squadra scorbutica assai.
Un fatto positivo non trascurabile per l’Avellino è per la prima volta si trova l’infermeria svuotata e tutta la rosa è a disposizione dell’allenatore che avrà ampia scelta per mandare in campo la migliore formazione.
Ovviamente tutti i giocatori smaniano dalla voglia di conquistarsi un posto nell’undici titolare, ma Braglia, da navigato condottiero e fidando nella sua competenza e conoscenza del campionato, farà scelte ad hoc, confermando sia il modulo 4-3-3, che si è ben comportato a Torre del Greco, che alcune gerarchie ormai consolidate, escludendo per l’occasione turnazioni, specialmente in attacco dove Kenoute, Di Gaudio e Maniero, oltre allo spirito combattivo e la duttilità nel gioco, hanno qualità umane apprezzabili. Praticamente le scelte verteranno su calciatori più motivati e adatti al tipo di lotta che ci aspetta.
In città, nonostante l’improponibile orario della partita e il giorno di lunedì sera alle 21, l’entusiasmo è salito a mille. La tifoseria è in fermento e tutti i biglietti a disposizione sono quasi esauriti, c’è quindi da registrare il sold out allo stadio con circa cinque mila spettatori che rappresenta il 75% della capienza consentita sia per le norme anti covid che per la disponibilità dei posti.
E’ noto che il Partenio ,nella pienezza dei posti, ha contato nelle partite di cartello nella massima serie, circa quarantamila presenze. Oggi l’impianto offre una spettacolo desolante con le zone tristemente vuote: la curva Nord e i due settori distinti praticamente inaccessibili per la mancanza dei tornelli e gli accorgimenti logistici per tenere a bada i tifosi.
Antonio Mondo