IL GIALLO ESTIVO DELL’ASL CASERTA: FERRANTE TORNA IN SCENA, QUESTA VOLTA IN TOGA

IL GIALLO ESTIVO DELL’ASL CASERTA: FERRANTE TORNA IN SCENA, QUESTA VOLTA IN TOGA

Agosto 19, 2025 Off Di Redazione

Altro che pausa estiva: tra nomine, accessi agli atti e silenzi rumorosi, la sanità casertana regala colpi di scena più di una serie Netflix.

Chi pensava che il torrido agosto potesse finalmente mettere fine all’intricata telenovela della nomina del direttore generale dell’ASL Caserta… si illudeva. L’insediamento del dottor Antonio Limone sembrava aver archiviato il capitolo Ferrante come si fa con le vecchie riviste dal barbiere. Ma no, il dottor Mario Ferrante — già manager, filosofo occasionale e ora potenziale legale d’attacco — ha deciso che il sipario non è ancora calato.

E così, mentre il resto del mondo cerca un ventilatore e una granita al limone (senza doppi sensi), Ferrante pare abbia messo mano al Codice Amministrativo. Altro che vacanze: il dottore ha aperto le danze con una richiesta ufficiale di accesso agli atti, prevista dalla ben nota (ma poco letta) Legge 241 del 1990. Un passo elegante, sobrio, ma inequivocabilmente diretto: “Fatemi vedere cosa avete combinato”.

DAL CAMICE ALLA TOGA

Pare infatti che Ferrante, smessi i panni del manager filosofeggiante (“essere o non essere… il DG?”), abbia ora indossato quelli dell’avvocato guerriero. L’obiettivo? Capire se, dietro l’improvvisa virata verso Limone, si nasconda qualche scivolone amministrativo o una sfumatura legale che possa riportarlo in partita, magari non proprio sulla poltrona di comando, ma almeno nel cuore (giuridico) dell’azione.

Del resto, chi conosce Ferrante sa che non è tipo da arrendersi con una pacca sulla spalla e un “sarà per la prossima volta”. Se c’è un diritto leso, lui lo va a cercare. Con la lente d’ingrandimento. E una cartellina di documenti.

TRA LE RIGHE E TRA LE RIGHETTURE

Secondo autorevoli sussurri — quelli che a Caserta valgono più di un comunicato stampa — la richiesta di accesso agli atti non è stata un colpo di sole, ma una mossa ben calcolata. Si parte da lì per valutare eventuali impugnazioni, diffide, ricorsi o, perché no, un duello epistolare a suon di PEC.

Certo, siamo solo all’inizio. Ma il dado è tratto. E visto il ritmo con cui si muove la macchina amministrativa in pieno agosto, abbiamo tutto il tempo di goderci il prossimo capitolo con calma, magari sotto l’ombrellone. Una fiction sanitaria a puntate, con protagonisti, antagonisti e comparse ancora da definire.

E ORA?

Per il momento, il nuovo direttore Antonio Limone si gode il suo ufficio fresco di nomina (e, speriamo, anche d’aria condizionata). L’atmosfera? Più che da insediamento, da “pre-allerta”. Perché se Ferrante deciderà davvero di suonare i tamburi di guerra, la Regione dovrà fare i conti non solo con un ricorso, ma con una narrazione che ha tutta l’aria di trasformarsi in saga.

Del resto, si sa: a Caserta, anche la sanità ha il suo Game of Thrones. E Ferrante, da buon ex protagonista, potrebbe non aver detto l’ultima battuta.

Nel frattempo, noi spettatori — armati di popcorn e Gazzetta Ufficiale — restiamo in attesa della prossima mossa. E se davvero è guerra, che almeno sia combattuta a colpi di carte bollate e non di comunicati imbarazzati.

Per ora, applausi al primo atto. Ma tenetevi forte: la stagione promette bene... #CriticaeSatira