Il “popolo del grano” in marcia: oltre 500 agricoltori campani a Bari per difendere il grano italiano

Il “popolo del grano” in marcia: oltre 500 agricoltori campani a Bari per difendere il grano italiano

Settembre 25, 2025 Off Di Redazione

Manifestazione nazionale promossa da Coldiretti: “Stop alle speculazioni, a rischio 130mila aziende e un milione di ettari”


Dalla Campania alla Puglia per far sentire una voce forte, determinata e unita in difesa del grano italiano. Oltre 500 agricoltori della Coldiretti Campania parteciperanno domani, venerdì 26 settembre, alla grande manifestazione nazionale organizzata a Bari, sul Lungomare Nazario Sauro, per denunciare una situazione ormai insostenibile per migliaia di aziende agricole: la concorrenza sleale derivante dalle massicce importazioni di grano estero.

Una protesta che ha il volto stanco ma fiero degli agricoltori, e che vuole riportare al centro dell’agenda politica una questione tanto agricola quanto ambientale, sociale ed economica.

“A rischio oggi è la sopravvivenza di oltre 130mila aziende agricole italiane impegnate nella coltivazione” – avverte Ettore Bellelli, presidente di Coldiretti Campania – “ma anche un patrimonio territoriale di 1,2 milioni di ettari minacciati dall’abbandono e dalla desertificazione”.


Una mobilitazione nazionale

Il grido d’allarme lanciato dalla Coldiretti è chiaro: l’Italia rischia di perdere il suo granaio. Domani, contemporaneamente alla manifestazione di Bari, presidi pacifici si terranno anche a Palermo (Piazza Marina), Firenze, Cagliari e Rovigo. Luoghi simbolo della cerealicoltura italiana, che oggi vedono minacciata la propria sopravvivenza da una filiera drogata da logiche speculative e interessi internazionali.

“Siamo di fronte a manovre speculative vere e proprie” – denuncia Coldiretti – “che fanno crollare il prezzo del grano italiano, ormai sceso sotto i costi di produzione, rendendo insostenibile il lavoro di chi coltiva nel rispetto della qualità e dell’ambiente”.


Un settore strategico sotto assedio

Le importazioni di grano a basso costo provenienti dall’estero – spesso con standard qualitativi e normativi inferiori – stanno mettendo in ginocchio i produttori italiani. Ma il problema non riguarda solo gli agricoltori: in gioco c’è la sicurezza alimentare, la sostenibilità ambientale, la qualità dei prodotti sulle tavole degli italiani.

“Ridurre la capacità produttiva interna in un settore strategico come quello cerealicolo”, continua Coldiretti, “significa aumentare la dipendenza da Paesi terzi, con tutte le implicazioni geopolitiche e ambientali che questo comporta”.


Una protesta civile per una causa comune

Cartelli, bandiere gialle, striscioni e tanta determinazione: così il “popolo del grano” si prepara a invadere pacificamente Bari, per chiedere alle istituzioni risposte concrete. Le richieste sono chiare: trasparenza sull’origine del prodotto, stop alle importazioni incontrollate, tutela del reddito degli agricoltori, promozione del grano 100% italiano.

“Non chiediamo aiuti, chiediamo giustizia e regole chiare per lavorare con dignità” – è il messaggio che gli agricoltori porteranno in piazza.


Conclusione:
La manifestazione di domani sarà più di una protesta: sarà un atto d’amore per la terra, per il grano, per l’Italia. Da Bari a Palermo, da Firenze a Rovigo, Coldiretti unisce il Paese in un’unica voce: “Difendiamo il grano italiano, difendiamo il nostro futuro”.