
IL RISCHIO DI RIDURRE TUTTO AL SOLITO “TOTOPAPA”
Maggio 1, 2025Poche parole, tanta preghiera
Il cordoglio per Papa Francesco è stato unanime. Si attende ora con ansia un successore che sia degno di lui. Una scelta che certamente non sarà facile. Come denunciato in questi giorni da Amnesty International “Il mondo sta diventando un inferno… nell’era degli egoismi globali nessuno diritto è più al sicuro”.
Sull’onda delle emozioni suscitate dagli omaggi al compianto Papa Bergoglio, è facile ridurre tutto al solito “totopapa”, come è umanamente comprensibile, ipotizzando l’elezione di un Francesco II. Anche se raramente avviene che i papi si siano succeduti tra loro in base al criterio della copia conforme.“Il delicato compito di individuare il 266° successore di Pietro – scrive l’editorialista di “Avvenire” Mimmo Muolo – più che anticipato con improbabili quanto pressochè inutili sbirciatine nella sfera di cristallo, va accompagnato con l’atteggiamento proprio del credente. Poche parole, tanta preghiera”.
Dinanzi alle condizioni di estrema miseria materiale e morale in cui si trovano milioni di nostri fratelli, è’ facile scaricare tutte le responsabilità su chi si trova ai vertici, senza nello stesso tempo seguirne l’esempio e gl’insegnamenti. Né si può pretendere di superare le debite distanze senza tenere conto dei tanti ostacoli.Ma se ogni cittadino si adoperasse almeno per un minimo contributo, il mondo sarebbe diverso. E la preghiera sincera, potrebbe essere il primo passo verso una maggiore consapevolezza.
Perché “non chi dice Signore Signore… ma chi fa la volontà del Padre mio entrerà nel Regno dei Cieli” (Mt 7,21-23).