Irpinia per Gaza: Sit-in ad Avellino il 2 giugno per chiedere giustizia e pace

Irpinia per Gaza: Sit-in ad Avellino il 2 giugno per chiedere giustizia e pace

Maggio 27, 2025 Off Di Redazione

Irpinia per Gaza: ad Avellino un sit-in per la pace e i diritti umani
Il 2 giugno, Festa della Repubblica, la cittadinanza irpina scende in piazza per chiedere giustizia e un cambio di rotta nelle politiche italiane ed europee

Il cuore di Avellino si prepara ad accogliere una manifestazione civile e profondamente politica. Il prossimo 2 giugno, giorno della Festa della Repubblica, numerose realtà politiche, associative e civiche dell’Irpinia si ritroveranno per un sit-in alle ore 18:30 in Corso Vittorio Emanuele II, nei pressi dell’ingresso della Villa Comunale, per chiedere una risposta concreta alla tragedia umanitaria in corso nella Striscia di Gaza.

La scelta della data non è casuale: nel giorno in cui si celebra la nascita della Repubblica italiana, fondata sulla Resistenza, la pace e la democrazia, i promotori dell’iniziativa intendono riaffermare proprio quei princìpi, oggi percepiti come traditi o ignorati di fronte a un conflitto che sta causando migliaia di vittime civili e violazioni sistematiche del diritto internazionale.

La richiesta: giustizia, non vendetta

Il diritto di esistere deve valere per tutti i popoli”, si legge nel comunicato dei promotori, che ricordano come il popolo palestinese subisca da oltre 75 anni occupazione, colonizzazione e apartheid. Il terrorismo, aggiungono, non può essere usato per giustificare “una punizione collettiva e indiscriminata contro un’intera popolazione”.

I numeri forniti da fonti internazionali parlano da soli: oltre 45.000 palestinesi uccisi, di cui più di 15.000 bambini, 70.000 feriti, 1,9 milioni di sfollati, e un tessuto civile devastato, con ospedali, scuole e infrastrutture sistematicamente colpite.

Due corti internazionali, una questione globale

La manifestazione arriva in un momento particolarmente significativo sul piano internazionale. La Corte Penale Internazionale ha richiesto mandati di arresto per il premier israeliano Benjamin Netanyahu e altri alti funzionari, così come per dirigenti di Hamas, per presunti crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Parallelamente, presso la Corte Internazionale di Giustizia è in corso il procedimento avviato dal Sudafrica per stabilire se Israele stia commettendo atti di genocidio a Gaza, violando la Convenzione ONU del 1948.

È una tragedia giuridica, morale e politica – scrivono i promotori – che richiede una reazione all’altezza dei valori su cui si fondano l’Europa e la nostra Repubblica.”

Le richieste dell’iniziativa

L’appello è rivolto a più livelli istituzionali:

  • All’Unione Europea, si chiede la sospensione dell’accordo di associazione con Israele, l’introduzione di sanzioni analoghe a quelle applicate contro la Russia, e un chiaro messaggio politico contro le violazioni sistematiche dei diritti umani.
  • Al Governo Italiano, lo stop all’export di armi e tecnologie militari verso Israele e il riconoscimento dello Stato di Palestina.
  • Al Comune di Avellino, l’approvazione di una mozione per il riconoscimento dello Stato di Palestina e l’adesione alla rete dei comuni per la pace e la giustizia in Medio Oriente.

Una chiamata alla mobilitazione civile

L’iniziativa è dichiaratamente pacifica, ma afferma una posizione politica netta e coerente con i principi del diritto internazionale e dei diritti umani. La prospettiva è quella di una pace giusta e duratura, fondata sul riconoscimento del diritto all’autodeterminazione di entrambi i popoli, sulla liberazione degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas e sulla fine dell’assedio e dell’occupazione della Striscia di Gaza.

L’invito alla partecipazione è rivolto a tutti i cittadini, alle associazioni e alle organizzazioni. Si chiede di portare bandiere della Palestina, simboli della propria realtà di appartenenza, cartelli e messaggi per la pace, la libertà e la giustizia.

Le adesioni

L’iniziativa ha già ricevuto il sostegno formale di numerose sigle, tra cui:
ACLI, ANPI, ARCI, Apple Pie, CGIL, FIOM, Giovani Comunisti, Legambiente, Libera, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Pax Christi, Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana, UNICEF e tante altre realtà della società civile, culturale e politica irpina.

Nel giorno della Repubblica, l’Irpinia sceglie di alzare la voce non per celebrare soltanto, ma per richiamare alla coerenza e all’impegno: “Difendiamo la Repubblica rifiutando ogni complicità con il massacro in corso”.

Appuntamento quindi a lunedì 2 giugno, ore 18:30, Corso Vittorio Emanuele II – Avellino. Perché, oggi più che mai, la pace ha bisogno di essere difesa anche nelle piazze.