
Juve-Milan, per Locatelli non sarà mai banale
Settembre 17, 2021Un gioiello che aveva strappato all’Atalanta. Un gioiello che il Milan non ha saputo (o potuto) tenere. A fine 2016 in casa rossonera si innamorano di Manuel Locatelli, 18enne che Mauro Bianchessi – responsabile del settore giovanile – ha pescato a Zingonia sei anni prima: personalità, coraggio e carattere, nonostante la giovane età. E i primi due gol in Serie A contro due avversarie che, curiosamente, sarebbero divenute il suo destino calcistico: il 2 ottobre al Sassuolo (4-3) e il 22 dello stesso mese alla Juventus. Una rete non banale, quest’ultima, per l’1-0 di una vittoria che risolleva il morale dei tifosi nei confronti dei rivali storici e che illude.
La squadra di Vincenzo Montella sale a -2 dal primo posto bianconero, ma chiuderà sesta, a -28 dai campioni di Italia. Lo stesso Locatelli pensa di essere entrato nel cuore della macchina rossonera, ma le 17 maglie da titolare di quella stagione diventano appena 5 in quella successiva, complice l’avvento di Lucas Biglia. Un dualismo che si risolve nell’estate 2018, con la conferma di Rino Gattuso (che aveva sostituito Montella in corsa), tecnico che preferisce l’argentino. Una scelta tecnica cui i aggiunge quella societaria.
È l’estate del disimpegno della controversa proprietà cinese, serve una plusvalenza per dare una prima boccata di ossigeno ai conti. Locatelli non rientra più nei piani societari e lo stesso centrocampista, che già con Montella aveva avuto alti e bassi non aiutati dalla successiva gestione, vede poche prospettive davanti a sé. Per questo la proposta del Sassuolo viene accolta con favore su entrambi i fronti: da Locatelli, che vede un club in cui poter ripartire senza pressioni, e dal club, che vede soldi entrare in cassa