LA LEGA PREMIA LE SOCIETÀ PER I GIOVANI

LA LEGA PREMIA LE SOCIETÀ PER I GIOVANI

Luglio 14, 2025 Off Di Antonio Mondo

Sta per partire il treno dei desideri dell’Avellino calcio e dei suoi tifosi. La clamorosa campagna acquisti, con giocatori qualificati e un nugolo di giovani promettenti, ha riscontrato l’entusiasmo dei tifosi e degli addetti ai lavori. Il clamore della campagna abbonamenti, che, nonostante qualche lieve aumento non ha scoraggiato quanti sono corsi, dal primo mattino, a sottoscrivere la tessera.

Ad oggi sono più di 6.500 i sostenitori, un’escalation riscontrata solo negli ultimi anni della serie A.

E non finisce qui! Tutti sono pronti al sacrificio della tasca per assicurarsi un posto allo stadio.

La società non perde d’occhio la possibilità di fare cassa e di abbassare l’età media dei giocatori.

Il primo intendimento sarà realizzato con l’assunzione degli under. Giocatori nati dopo il 2002, che sono arrivati alle falde del monte Partenio: Crespi, Milani, Kumi, D’Andrea, che assieme a Palumbo e Todisco si sono già stabiliti in città. Si seguono ancora giovani profili, come Goglichidze dell’Empoli, Busio del Venezia, Berti del Cesena e Fila del Venezia. La Lega ha stabilito che per ogni minuto giocato da questi ragazzi. La società percepirà 200 Euro per quelli di proprietà e 140 Euro per quelli in prestito. Ovviamente il provvedimento scatterà quando il singolo calciatore avrà realizzato 1.000 minuti in campo, durante l’intero campionato.

Logicamente, il provvedimento, oltre a d essere un incentivo per la valorizzazione dei giovani, è anche un sostanziale contributo alle società.

Per lo smaltimento degli esuberi, per i quali sarà un addio al veleno, ci sono ancora molti nomi che interessano. Si tratta di Duncan (Sampdoria), Bellich (Juve Stabia), Besaggio (Brescia), Tutino e Insigne (Palermo). Alcune cessioni sono state necessarie per ringiovanire la squadra e per mettere al servizio di Biancolino figure plasmate per la serie cadetta.

Le polemiche non sono mancate, ma il fine giustifica il mezzo, dal momento che molti giocatori, oltre all’età matura, avevano fatto il loro tempo ad Avellino.