
La Mostra Pino Daniele: un viaggio tra emozioni e musica
Maggio 14, 2025
Grande successo di pubblico per l’esposizione “Pino Daniele Spiritual” al Palazzo Reale di Napoli, che ha già registrato oltre ventimila visitatori, tra cui numerose scolaresche, nel suo primo mese di apertura. La mostra, che resterà aperta fino al 6 luglio, rappresenta un evento unico nel suo genere, dedicato a uno dei più grandi e innovativi cantautori italiani.
Per la prima volta, la storia di Pino Daniele viene raccontata attraverso un ricco mosaico di contenuti audiovisivi, materiali d’archivio pubblici e privati, documenti inediti, oggetti personali e strumenti musicali che hanno accompagnato il suo percorso artistico. L’esposizione si distingue per installazioni scenografiche e materiali originali che documentano l’intera esperienza musicale, intima e umana dell’artista napoletano.
“Un bilancio decisamente positivo per questa mostra, nata con l’obiettivo di mantenere viva l’eredità di un innovatore musicale che ha rivoluzionato la scena italiana e ha lasciato un’impronta indelebile anche a livello internazionale”, dichiara Alessandro Nicosia, produttore e organizzatore dell’evento. “La narrazione ha saputo coinvolgere un pubblico molto vario, con particolare attenzione alle giovani generazioni, attratte dalla scoperta di documenti unici e inediti di un mito senza tempo. La sua musica, il suo stile inconfondibile e la capacità di innovare rendono la sua eredità eterna”.
Paola Ricciardi, direttrice delegata del Palazzo Reale, sottolinea invece come “l’arricchimento dell’offerta culturale del palazzo con questa mostra dedicata a un mito della musica abbia prodotto risultati sorprendenti. In particolare, negli ultimi giorni, si sono registrati numerosi visitatori stranieri, a testimonianza della fama internazionale di Pino Daniele”.
Promossa dalla Fondazione Pino Daniele in collaborazione con il Ministero della Cultura, il Comune di Napoli, la Regione Campania e prodotta da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare, l’esposizione è realizzata con il supporto di Rai, Radio Rai Radio 2, Rai Teche, Archivio Storico Luce e Fondazione Campania dei Festival, e curata da Alessandro Daniele.