La nota stampa del Consigliere comunale Aldo Guarracino

La nota stampa del Consigliere comunale Aldo Guarracino

Novembre 15, 2025 Off Di Redazione

Albanella, impianto di biometano: senza regole condivise cresce la preoccupazione dei cittadini

Albanella – Continua a far discutere la realizzazione e l’avvio dell’impianto di biometano situato in località Tempalta, al centro di un intenso dibattito politico e civile.

Dopo le recenti dichiarazioni del sindaco Renato Iosca, rilanciate anche da organi di informazione nazionali come Radio Rai, si è riaperta la questione sulle reali modalità con cui l’impianto è stato autorizzato, costruito e messo in funzione.

Il nodo delle responsabilità amministrative

Nelle interviste rilasciate nei giorni scorsi, il primo cittadino ha parlato di una vera e propria “svolta ecologica” per il Comune, sottolineando le potenzialità dell’impianto, descritto come struttura “all’avanguardia” per il trattamento dei reflui zootecnici. Iosca ha inoltre attribuito la responsabilità dell’avvio procedurale alla precedente amministrazione Bagini, facendo riferimento alla procedura semplificata presentata il 10 dicembre 2020 da RIENERGY E.S.C.O. S.r.l.

Secondo i gruppi politici d’opposizione, tuttavia, la situazione sarebbe differente: essi sostengono che tutte le fasi operative della realizzazione — dalla documentazione alla cantierizzazione — sarebbero state portate avanti dalla giunta attuale. Vengono citati in particolare la richiesta di voltura del 4 ottobre 2022 (prot. 10360) e la segnalazione certificata di inizio attività del 3 novembre 2022, atti avvenuti pochi mesi dopo l’elezione dell’attuale sindaco.

Cantieri invasivi e disagi alla circolazione

La fase di realizzazione dell’impianto, estesa a gran parte dell’area interessata e alle strade pubbliche circostanti, avrebbe comportato — secondo numerose segnalazioni — disagi significativi alla viabilità. Vengono inoltre contestate alcune opere realizzate in difformità rispetto a quanto annunciato in Consiglio comunale, in particolare l’assenza di manufatti interrati e di interventi di mitigazione ambientale.

Odori e materiali conferiti: le segnalazioni dei residenti

Con l’entrata in funzione dell’impianto, sono aumentate le lamentele sui social da parte dei cittadini riguardo a odori sgradevoli avvertiti sia in prossimità della struttura sia nel centro urbano.
Negli ultimi giorni si è aggiunto un ulteriore elemento di preoccupazione: secondo quanto riportato in Consiglio comunale, l’impianto starebbe ricevendo materiali diversi dai reflui zootecnici, di origine non chiarita, circostanza che alimenta dubbi e timori sulla gestione e sul controllo dei conferimenti.

Il timore: “Cosa succederà nei prossimi anni?”

Le opposizioni sottolineano che, se sin dai primi mesi di attività vengono accettati materiali non previsti, il rischio è che l’impianto possa trasformarsi da opportunità per il settore zootecnico a potenziale criticità ambientale per tutto il territorio comunale.

Il parallelo con quanto accaduto in passato con gli impianti eolici è immediato: secondo molti cittadini, le ricadute positive per la comunità sarebbero scarse, mentre aumentano i disagi, in primis il traffico di autocisterne su strade considerate inadatte a sostenere il nuovo flusso di mezzi pesanti.

La richiesta: un regolamento chiaro e controlli più severi

I promotori dell’iniziativa chiedono ora al Comune l’adozione urgente di un regolamento vincolante che stabilisca limiti, criteri e modalità di controllo sull’impianto, con l’obiettivo di circoscrivere il trattamento ai soli reflui zootecnici, come originariamente previsto.
È stata annunciata la richiesta di convocazione di un Consiglio comunale aperto, con l’invito a tutti i cittadini a partecipare.

“Non siamo contrari per principio: chiediamo sicurezza e trasparenza”

La posizione espressa dai gruppi critici non è di contrarietà pregiudiziale alle energie rinnovabili, ma di cautela: “Non si tratta di ideologia — affermano — ma della necessità di regole chiare e controlli severi per tutelare salute pubblica e ambiente”.
L’obiettivo dichiarato è quello di garantire una gestione trasparente e responsabile, a tutela dell’interesse della comunità e delle generazioni future.