Le strutture sanitarie in Irpinia saranno riconvertite con il PNRR

Le strutture sanitarie in Irpinia saranno riconvertite con il PNRR

Marzo 2, 2022 Off Di Dario Alvino

L’Asl di Avellino ha approvato il Piano di Sanità dell’Irpinia rientrante nel programma di “Nuova Sanità Territoriale” della regione Campania e si avvarrà dei fondi del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza).

Saranno realizzati tre ospedali di Comunità, dieci Case di Comunità e quattro Centrali Operative territoriali nell’ambito di Avellino e provincia. In particolare saranno ripristinate le strutture dismesse di viale Italia nel Capoluogo, quella di Monteforte Irpino e l’ex clinica riabilitativa di Moschiano. Queste seguiranno quella di Bisaccia, già inaugurata a novembre scorso e che ospita anche l’urgenza territoriale, poliambulatorio e consultorio. L’Ospedale di Comunità è una struttura territoriale di ricovero breve rivolta a pazienti che a seguito di episodio acuto o per la riacutizzazione di patologie croniche necessitano di interventi sanitari a bassa intensità clinica potenzialmente erogabili a domicilio, ma di fatto non sempre realizzabili per inidoneità strutturale o familiare: ad esempio quando le prestazioni richiedono assistenza infermieristica continuativa.

Le Case di Comunità, ne sono previste dieci in Irpinia, sono strutture sanitarie promotrici di intervento multidisciplinare, ove l’assistito può trovare tutti i servizi sanitari di base, come la medicina generale e una varietà di specialisti, quali logopedista, fisioterapista, dietologo, tecnico della riabilitazione, oltre all’infermiere di famiglia.

Tutte le strutture saranno coordinate da quattro centrali operative territoriali con sedi in Avellino, Monteforte, Moschiano e Vallata.

Il Piano Nuova Sanità Territoriale sarà completato con acquisto di apparecchiature tecniche: per l’Asl Avellino un telecomandato, una Tac di nuova generazione con 128 slices, 1 ecocardiografo. Un tavolo radiologico e un angiografo andranno all’Ospedale di Ariano Irpino, una Risonanza magnetica di nuova generazione all’ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi.

Infine per il programma di digitalizzazione dell’Asl ed il completamento del fascicolo elettronico saranno spesi quattro milioni di euro.