LESCANO  SI  PRESENTA  CON  UNA  DOPPIETTA

LESCANO SI PRESENTA CON UNA DOPPIETTA

Febbraio 3, 2025 Off Di Antonio Mondo

I l gol dopo 30 secondi dall’inizio ha rovinato lo spettacolo al Partenio di Avellino. Si pensava ad una goleada contro una Turris pregna di ragazzi della Primavera, dopo lo sciopero dei titolari, ma così non è stato, soprattutto quando i corallini, all’inizio del secondo tempo sono riusciti ad impattare la rete del nuovo lupo Lescano, in seguito ad una papera di Iannarilli, probabilmente congelato dal freddo, ha incassato il gol sul palo dove era piazzato. Per tutto il primo tempo la manovra degli avellinesi è stata lenta, monotona, dal ritmo compassato, frenata dai centrocampisti la cui dinamicità è paradossalmente lenta. Poi per fortuna, dopo la correzione di Biancolino alla formazione , la manovra si è sciolta, i giocatori con un brillante Palumbo, hanno iniziato a giocare,trovando il nuovo vantaggio di Lescano e gonfiando la rete per la terza volta con un gol bellissimo di Tribuzzi.

Nonostante le raccomandazioni del Pitone alla vigilia del derby con i napoletani, ricco di trappole, l’Avellino ha quasi simulato la grave sconfitta col Taranto, dando spazio e confidenza ai ragazzi torresi,che agivano in contropiede rapidi con giocate di prima, cosa che i nostri rappresentanti non riescono a fare. Molti giocatori hanno mostrato la corda, specialmente la difesa, che non ha saputo imporre l’energia necessaria per controllare i ragazzotti avversari.

L’assenza di Patierno e D’Ausilio si è fatta sentire più del solito nella parte centrale del campo, ma per fortuna l’avvento di Lescano ha riavviato, in parte, il congegno imballato, rivelando le sue doti di uomo da area di rigore, l’uomo giusto per quantificare le azioni d’attacco.

Sabato si va a Foggia per continuare il discorso promozione, ora che le distanze dai battistrada si sono dimezzate. Occorrono però altre motivazioni, impegno e concentrazione che sono pressochè mancati nella gara di domenica. Foggia non è la Turris e i giocatori debbono prendere consapevolezza che non si può giocare senza cinismo e cattiveria agonistica.