Limoni africani dalla buccia non edibile: Coldiretti Campania denuncia un nuovo attacco al “Made in Italy”

Limoni africani dalla buccia non edibile: Coldiretti Campania denuncia un nuovo attacco al “Made in Italy”

Luglio 10, 2025 Off Di Redazione

Dopo l’episodio dell’uva e dell’insalata arrivate via nave dall’Africa poco più di un mese fa, un nuovo campanello d’allarme si accende per l’agricoltura campana: sono comparsi sugli scaffali della grande distribuzione limoni africani con buccia non edibile.

L’ennesima ferita per il comparto agricolo locale, che già da tempo denuncia una concorrenza sleale sempre più aggressiva, alimentata da logiche di mercato che penalizzano i prodotti italiani.A puntare il dito contro questa nuova ondata di importazioni è Coldiretti Campania. «Le foto che ci arrivano da produttori, imprenditori e consumatori ci consentono tutti i giorni di fare i conti con questi continui attacchi al lavoro dei nostri soci», denuncia il presidente Ettore Bellelli.

«Quando poi l’insidia riguarda prodotti che sono autentiche eccellenze della nostra regione, alla rabbia si aggiunge anche lo sdegno».La critica è netta e diretta: i prodotti a basso costo provenienti da Paesi lontani vengono preferiti dalla grande distribuzione, che li immette sul mercato a prezzi più bassi rispetto alle produzioni locali. Il risultato? Limoni campani di altissima qualità rimangono invenduti sugli alberi, mentre sugli scaffali si trovano agrumi dalla buccia non edibile, privi di quel legame con il territorio che rende speciali i prodotti del Sud Italia.

«Mentre la grande distribuzione invita a buttare via la parte esterna – prosegue Bellelli – noi invece invitiamo i consumatori a comprare direttamente dai produttori a chilometro zero, come quelli dei Mercati di Campagna Amica. Con le bucce dei nostri limoni si realizzano liquori dal gusto indimenticabile, souvenir della Campania che i turisti portano in ogni angolo del pianeta. E poi, se la scorza non si può mangiare, siamo sicuri che all’interno non ci siano altre cattive sorprese?».

L’intervento di Coldiretti si inserisce in un clima di crescente tensione tra produttori locali e politiche commerciali della grande distribuzione, che già in passato avevano suscitato polemiche per l’importazione di fragole spagnole, uva e insalata fuori stagione. Ora i riflettori si accendono sui limoni africani, ma la preoccupazione è che l’ondata non si fermerà qui.«Quale sarà il prossimo attacco al lavoro dei nostri agricoltori? – si chiede Bellelli – Fichi? Angurie? È ora di dire basta. Basta offendere i consumatori con offerte allettanti a discapito della qualità e della sicurezza alimentare. I nostri prodotti meritano rispetto, e i nostri agricoltori meritano di poter vivere del proprio lavoro».

Coldiretti Campania rinnova così il suo appello alle istituzioni e ai consumatori: tutelare le eccellenze locali non è solo una questione economica, ma una scelta culturale, di identità e di salute.