L’Irpinia lancia il drone salvavita: come la tecnologia può salvare vite umane

L’Irpinia lancia il drone salvavita: come la tecnologia può salvare vite umane

Giugno 25, 2025 Off Di Redazione

Le nuove frontiere delle tecnologie salvavita: il drone che viaggia a 400 km/h per salvare vite umane

Un volo di venti chilometri in appena tre minuti. Sembra fantascienza, ma è realtà: si chiama “drone salva vita” ed è il nuovo prodigio tecnologico sviluppato da una ditta di Vallata, azienda irpina d’eccellenza nel settore aerospaziale. La presentazione ufficiale si è svolta di recente alla presenza del presidente dell’Enac (Ente nazionale aviazione civile), Pierluigi Di Palma, che ha espresso grande entusiasmo per un progetto destinato a rivoluzionare l’intervento medico d’urgenza.

Il drone sarà sperimentato nello spazio-porto di Grottaglie (Taranto), grazie a un investimento di quattro milioni di euro da parte dell’Enac. Il veicolo è in grado di percorrere lunghe distanze a una velocità di crociera di circa 400 chilometri orari, operando in completa autonomia e senza bisogno di piste di decollo: infatti, è dotato di decollo e atterraggio verticale (VTOL), una caratteristica che lo rende ideale per le missioni di emergenza anche in aree difficilmente raggiungibili.

Completamente elettrico, il drone è costruito con materiali ultraleggeri e resistenti, come fibra di carbonio, leghe di alluminio e titanio, capaci di garantire sicurezza, affidabilità e una maggiore autonomia di volo. Può trasportare fino a quattro chilogrammi di materiale sanitario – farmaci salvavita, piccoli apparecchi medicali e perfino defibrillatori – diventando così un alleato fondamentale per interventi rapidi in situazioni critiche, come incidenti, calamità naturali o emergenze sanitarie in zone isolate.

Alla guida dell’OMI c’è il Cavaliere del Lavoro Aquilino Villano, figura di riferimento dell’industria aerospaziale italiana, che ha commentato con orgoglio: «È un passo decisivo verso una nuova era della tecnologia applicata alla tutela della vita umana. Questo drone rappresenta il connubio perfetto tra innovazione, sostenibilità e responsabilità sociale».

Il progetto punta anche a inserirsi nel contesto più ampio della mobilità aerea avanzata (AAM – Advanced Air Mobility), in linea con gli obiettivi europei di sviluppo sostenibile e digitalizzazione. Se la sperimentazione darà esiti positivi, il drone potrebbe diventare uno strumento fondamentale per la rete nazionale di pronto intervento aereo, contribuendo ad accorciare drasticamente i tempi di risposta nei momenti più critici.

Una promessa concreta per il futuro della medicina d’urgenza e un esempio virtuoso di eccellenza italiana al servizio della vita.