
Lo Spirito Trinitario sia luce nel buio delle vicende umane
Giugno 15, 2025
L’estate con passo lesto si appresta a guadagnare uno spazio di rispetto in questo tempo tradizionalmente ricordato per la villeggiatura stagionale. Le giornate soleggiate e le pendici collinari verdeggianti testimoniano con chiarezza la ripresa vegetativa, a dispetto delle fronde spoglie e anchilosate durante il periodo invernale. Gli amenti di castagno accarezzati dal vento, ricordano la bellezza della criniera cavallina, così come le ombrelle dei sambuchi, lucenti di candida veste nunziale, ondeggianti come i ricordi in una mente pensante. Le foglie dell’acero si alternano in un gioco di luci e ombre, mostrando con fierezza una foliazione variopinta.
Faggi e rovi arricchiscono i contorni del bosco e le foglie dell’eucalipto si muovono festanti. Nel cielo si percepisce un’aria di festa con uccelli svolazzanti e il cinguettio melodioso che dona leggerezza e soavità. Da un angolo di frescura e ristoro, sovente mi capita di mirare bombi che di fiore in fiore contribuiscono all’impollinazione entomofila; nelle ore più calde della giornata si avverte il frinire stridulo delle cicale. Verso l’imbrunire, sull’erba sfalciata, un’armonia danzante e scintillante di lucciole (Lampyris noctiluca) fa rivivere uno spazio antropizzato con cura e ancora salubre, a dispetto degli ambienti contaminati dalle pratiche inquinanti per massimizzare le produttività agricole. E, nelle buie ore notturne, il cielo terso, trapuntato di stelle invita alla contemplazione, restituendo un senso di pace e benessere.
Le immagini rievocate e vissute con intensità, in questo tempo che si apre alla rilassatezza della stagione estiva, rimandano ad un nostalgico passato e rivivono negli ameni spazi rurali di memoria contadina. I ritmi della quotidianità si ripetono in maniera meccanica nel presente; la contemplazione delle voci e dei riflessi della natura rappresenta un retaggio di altri tempi e, secondo la visione quantizzante che monetizza ogni cosa, una condizione insignificante e per niente redditizia. Nell’enciclica Laudato si’ è stato affrontato con profondità il tema della cura della casa comune, ponendo l’attenzione sull’importanza della salvaguardia degli ambienti incontaminati come componente essenziale della spiritualità ecologica per la sopravvivenza dell’umanità. La natura nella quale l’uomo riscopre e si misura con i propri limiti diventa un atto d’amore verso Dio, verso la Terra e i nostri figli che la erediteranno.
Intanto, nuovi venti di guerra si profilano con un’efferatezza disumana attraverso l’attacco israeliano all’Iran. Si rincorrono regimi di morte che alimentano correnti di odio e principi di vendetta, a dispetto dei ripetuti appelli di pace del santo padre Leone XIV che si affida alla forza dello Spirito Santo per far breccia nel cuore duro dei potenti: «Lo Spirito di Cristo risorto apra le vie di riconciliazione dovunque c’è guerra, illumini i governanti e dia loro il coraggio di compiere gesti di distensione e di dialogo» (Tweet di papa Leone XIV, domenica 8 giugno 2025).
Attraverso un sano cammino di evangelizzazione si potranno vincere le sfide così da garantire l’azione operante dello Spirito nella vita di ognuno per ritrovare i sani principi di amore fraterno, sostenendo e riequilibrando le incerte sorti dell’umanità. In questo tempo, sempre più segnato da vicende complicate ascrivibili a situazioni di varia natura, lo Spirito Trinitario sia fonte di speranza e luce che illumina le nostre vite.