Montoro, il Comune senza Bussola: la guerra dei conti che non tornano

Maggio 22, 2025 Off Di Rosario Oliva

Nel cuore dell’Irpinia, a Montoro, si combatte una guerra silenziosa ma spietata. Non ci sono fucili né barricate, ma parole come proiettili e post sui social che esplodono come granate. Sul fronte di questa battaglia politica si affrontano maggioranza e opposizione, armati di accuse, sospetti e cifre che – come fantasmi – non tornano mai al loro posto.

Il campo di battaglia?

I conti del Comune. Un terreno minato dove ogni voce di bilancio sembra nascondere un enigma, ogni documento contabile si trasforma in una mappa del tesoro senza bussola. La maggioranza difende le proprie posizioni trincerandosi dietro tecnicismi e rassicurazioni; l’opposizione alza la voce, accusa, chiede chiarezza. “In questa contesa interminabile, il vero grande dimenticato è il tessuto sociale di Montoro.”

Ma in questa contesa interminabile, il vero grande dimenticato è il cittadino.

Montoro è oggi un Comune senza volto, senza una direzione chiara, come una nave che oscilla in un mare agitato, priva di timone e capitano. I cittadini assistono al duello politico come spettatori stanchi di uno spettacolo sempre uguale, dove gli attori recitano copioni già visti, ma nessuno scende davvero in platea ad ascoltare il pubblico. Sui social si moltiplicano le polemiche: post indignati, commenti infuocati, dirette video che denunciano, invocano, giudicano. Una piazza virtuale che urla più forte di quella reale, ma che – alla fine – non riesce a costruire nulla. A Montoro si parla, si accusa, si insinua, ma si fa ben poco.

Nel frattempo, la città resta lì, ferma, sospesa tra passato e futuro, senza un’identità definita, senza un progetto condiviso. I giovani emigrano, le attività arrancano, la fiducia vacilla. E mentre la politica gioca alla guerra con i numeri, la vita vera scorre tra le crepe di un’amministrazione che sembra aver perso la rotta.

C’è bisogno di verità, di trasparenza, di concretezza.

Ma soprattutto, c’è bisogno di pace: una tregua che permetta finalmente di ricostruire, di guardare avanti, di restituire a Montoro quella dignità amministrativa e quella visione che oggi sembrano solo un ricordo lontano.Perché una città non si governa a colpi di post, ma con atti, idee e coraggio. E Montoro merita molto più di una guerra infinita.