Nuovo appuntamento con “I giovedì della lettura” all’Archivio di Stato di Avellino: al centro la figura di Angelo Maffucci

Nuovo appuntamento con “I giovedì della lettura” all’Archivio di Stato di Avellino: al centro la figura di Angelo Maffucci

Dicembre 2, 2025 Off Di Redazione

L’Archivio di Stato di Avellino torna a farsi luogo di incontro, memoria e approfondimento culturale con un nuovo appuntamento della rassegna libraria “I giovedì della lettura”, in programma giovedì 4 dicembre alle ore 16:30. Protagonista dell’incontro sarà il volume “Angelo Maffucci e la ricerca medica nell’Ottocento” di Emilio Ricciardi, un’opera che unisce rigore scientifico e narrazione biografica per riportare alla luce una delle figure più brillanti della medicina italiana del XIX secolo.

A introdurre l’evento sarà Lorenzo Terzi, direttore dell’Archivio di Stato di Avellino. Seguiranno gli interventi del prof. Pietro Cerreta, responsabile dell’associazione ScienzaViva, e del dr. Raffaele Maffucci, che offriranno ulteriori chiavi di lettura sulla vita e il contributo scientifico dell’illustre medico irpino.

Il libro di Ricciardi ripercorre l’esistenza e il lavoro del dottor Angelo Maria Maffucci (1845-1903), docente di Anatomia patologica all’Università di Pisa e membro dell’Accademia dei Lincei. Ricercatore dotato di un acuto spirito sperimentale – convinto che “soltanto l’esperimento costituisce il suggello di ogni dottrina patologica” – Maffucci si impose nel panorama scientifico europeo grazie alla capacità, riconosciuta da colleghi e studiosi, di “trarre dal poco il grande”, cioè di ottenere risultati significativi anche in condizioni di mezzi limitati.

I suoi studi rappresentarono un punto di svolta per la comprensione e la cura di diverse patologie. In particolare, le indagini sulle infezioni embrionali contribuirono a chiarire l’origine di malattie come il carbonchio e la tubercolosi, quest’ultima al centro di un impegno che travalicò la dimensione prettamente scientifica. Maffucci, infatti, dedicò molte energie alla divulgazione e alla sensibilizzazione: partecipò a conferenze, promosse raccolte fondi, sostenne la necessità di istituire sanatori dove i malati potessero essere curati attraverso alimentazione adeguata e rigorosa profilassi. Il suo lavoro gli valse la stima del celebre microbiologo Robert Koch, uno dei più autorevoli studiosi dell’epoca.

L’eredità di Angelo Maffucci continua a vivere nel territorio irpino: a lui sono dedicati il liceo scientifico di Calitri, suo paese natale, una strada della città di Avellino e l’ex sanatorio antitubercolare del capoluogo.

L’incontro del 4 dicembre rappresenta dunque un’occasione preziosa per riscoprire un protagonista della scienza italiana, ma anche per riflettere sul valore della ricerca e della divulgazione, temi più attuali che mai. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.