“Parole in Onda”: la radio come voce dei giovani tra educazione, emozione e cittadinanza

“Parole in Onda”: la radio come voce dei giovani tra educazione, emozione e cittadinanza

Ottobre 6, 2025 Off Di Redazione

Una mattinata intensa, ricca di entusiasmo, partecipazione e profonde riflessioni quella vissuta oggi al Teatro De Lise, in occasione del convegno “Parole in Onda – Una voce per i giovani”, promosso da Tropp Fun Radio per celebrare i 130 anni della radio e il suo valore educativo e sociale.

L’iniziativa ha visto un’ampia partecipazione di studenti, professionisti della salute e della comunicazione, rappresentanti delle istituzioni locali, con un unico obiettivo: mettere al centro il potere della parola, della voce, del racconto autentico in un’epoca dominata da immagini rapide e comunicazioni fugaci.

Il valore della parola nell’era digitale

Ad aprire i lavori, i saluti istituzionali del sindaco di Sarno, Francesco Squillante, che ha sottolineato il ruolo fondamentale della scuola e dei media locali nel promuovere occasioni di crescita e confronto per i più giovani. Al suo fianco, la dott.ssa Rosa Maria Zampetti dell’ASL Salerno, impegnata nella promozione della salute, e la dott.ssa Federica Santaniello, direttrice del reparto di Pediatria dell’ospedale “Martiri di Villa Malta”, che ha evidenziato l’importanza dell’ascolto come forma di prevenzione e benessere.

A dare spessore scientifico e umano all’incontro, gli interventi di esperti come il dott. Salvatore Guercio Nuzio, pediatra endocrinologo, che ha lanciato un messaggio chiaro:

“La radio non è solo intrattenimento. È uno spazio di libertà, dove i giovani possono raccontarsi, condividere emozioni e imparare ad ascoltare. In un’epoca dominata dai social e dalla comunicazione rapida, riscoprire la parola, la voce e il dialogo autentico diventa fondamentale per la salute emotiva e relazionale delle nuove generazioni.”

Guercio Nuzio ha inoltre evidenziato come iniziative come questa rappresentino un ponte concreto tra scuola, territorio e comunicazione, dando voce ai giovani e permettendo loro di sentirsi parte attiva e consapevole della comunità.

Esperti a confronto e storie che parlano al cuore

La mattinata è proseguita con le riflessioni della neuropsichiatra infantile Filomena Salerno e dello psicologo Luca Mancusi, che hanno affrontato il tema della comunicazione giovanile come strumento di prevenzione del disagio, valorizzando l’ascolto come pratica educativa.

A portare la testimonianza concreta del progetto radiofonico è stato il presidente di Tropp Fun Radio, Achille Simonetti, che ha raccontato il percorso nato per e con i ragazzi, sottolineando come la radio possa diventare “un laboratorio di idee, emozioni e dialogo, dove ogni voce ha valore”.

Non è mancato il richiamo alla storia della radio, con l’intervento dei rappresentanti del Comitato nazionale per le celebrazioni del 150esimo anniversario della nascita di Guglielmo Marconi, che hanno ricordato il ruolo pionieristico dell’inventore italiano e l’eredità attualissima del suo sogno di comunicazione senza confini.

Giovani protagonisti: premiati i vincitori del contest

Tra applausi e grande partecipazione emotiva, si è svolta la consegna del Premio “Onde Creative”, destinato agli studenti vincitori del contest “La Radio: un ponte tra passato, presente e futuro”. I ragazzi, con originalità e impegno, hanno raccontato la loro visione della radio, dimostrando come questo mezzo, nonostante i cambiamenti tecnologici, sia ancora oggi un canale privilegiato di espressione, ascolto e inclusione.

Conclusioni: una comunità che educa attraverso la voce

L’evento si è chiuso lasciando dietro di sé non solo parole, ma tracce di cittadinanza attiva, relazioni autentiche e il desiderio di continuare a costruire spazi in cui i giovani possano sentirsi ascoltati, compresi e protagonisti.

“Parole in Onda” ha dimostrato che la radio, con la sua capacità di unire, educare e ispirare, può ancora oggi essere un alleato prezioso nel percorso di crescita delle nuove generazioni.