PAT tra cultura, identità e sviluppo: ad Avellino i 25 anni dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali
Dicembre 10, 2025
Un quarto di secolo di storia, cultura e saperi locali racchiusi nei Prodotti Agroalimentari Tradizionali. Venerdì 12 dicembre, nella cornice del Complesso monumentale dell’ex Carcere borbonico di Avellino, l’Asl di Avellino – attraverso il Dipartimento di Prevenzione e il CRIPAT – celebra i 25 anni dei PAT con un evento dedicato alla loro valorizzazione nel panorama campano e nazionale.
Riconosciuti come espressione autentica dell’identità territoriale, i PAT rappresentano quelle produzioni legate a metodi consolidati da almeno venticinque anni, frutto di tradizioni che hanno resistito al tempo. La giornata offrirà un confronto tra tecnici, esperti e rappresentanti istituzionali, dal Ministero dell’Agricoltura alla Regione Campania, dal Veneto all’Arsial Lazio, insieme all’ICQRF di Campania e Molise, per analizzare criticità e prospettive del settore.
Al centro della discussione, temi chiave per lo sviluppo sostenibile delle produzioni tradizionali: approvvigionamento su piccola scala, carenze infrastrutturali nelle aree rurali, e l’esigenza di una maggiore riconoscibilità a livello nazionale, attraverso strumenti di tutela e certificazione analoghi alle denominazioni d’origine.
«A 25 anni dalla nascita dei PAT sentiamo l’esigenza di fare il punto sul percorso di valorizzazione e tutela di un comparto che rappresenta una ricchezza per l’Irpinia e per l’intero Paese» afferma il Direttore generale dell’Asl, Maria Concetta Conte. «Se adeguatamente sostenuti, i PAT possono diventare motore di biodiversità, sviluppo socio-economico e salvaguardia delle identità culturali».
Sulla stessa linea il Direttore del Dipartimento di Prevenzione, Nicolino Rossi, che sottolinea il ruolo del CRIPAT nel garantire qualità, sicurezza e continuità dei saperi produttivi: «Promuoviamo una filiera rigorosa che protegga tradizioni e consumatori attraverso metodi di valutazione e certificazione adeguati».
L’evento, rivolto ai professionisti impegnati nei controlli ufficiali – veterinari, igienisti, biologi e tecnici della prevenzione – rappresenta solo la prima tappa di un percorso più ampio: nei primi mesi del nuovo anno seguirà infatti un incontro dedicato ai produttori, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il dialogo tra istituzioni, filiera e territori.


