Pompei e Castellammare di Stabia capitali della floricoltura: in arrivo il 3° Congresso Nazionale del Fiore

Pompei e Castellammare di Stabia capitali della floricoltura: in arrivo il 3° Congresso Nazionale del Fiore

Novembre 21, 2025 Off Di Redazione

Pompei e Castellammare di Stabia si preparano ad accogliere il 3° Congresso Nazionale del Fiore, l’appuntamento di riferimento per il mondo della floricoltura italiana che, per questa edizione, punta i riflettori sulla provincia di Napoli, tra le aree più significative del Paese per qualità e quantità della produzione.

Una cornice storica e culturale senza eguali

Non è un caso che Coldiretti abbia scelto questi due territori per ospitare un evento di tale rilevanza.
Pompei, patrimonio mondiale Unesco, offre al mondo un sito archeologico unico, dove i colori e i profumi degli antichi giardini romani continuano a ispirare studiosi, botanici e agricoltori.
Castellammare di Stabia, conosciuta fin dall’epoca romana per le sue acque termali minerali e solforose, rappresenta un crocevia storico tra colture, commerci e tradizioni agricole che affondano le radici nell’antica Stabiae.

È in questo scenario che si incontreranno florovivaisti, tecnici, ricercatori, imprenditori e rappresentanti istituzionali, per un confronto che unisce passato e futuro della coltivazione ornamentale italiana.

Un settore strategico che parla Made in Italy

Giunto alla sua terza edizione, il Congresso si conferma un momento centrale per discutere di innovazione, sostenibilità, nuove tendenze e scenari di mercato.
Obiettivo principale: esaltare i primati e le distintività del prodotto floricolo Made in Italy, valorizzandone l’origine certificata, la qualità e l’impegno verso metodi produttivi sostenibili.

Coldiretti, che organizza l’evento e che rappresenta la più grande organizzazione agricola in Italia e in Europa, mira così a portare all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica un comparto che spesso rimane dietro le quinte, pur essendo essenziale per l’economia rurale e per l’immagine internazionale dell’agricoltura italiana.

Campania: eccellenza nazionale dei fiori recisi

La Campania, dal Vesuvio alla Piana del Sele, passando per l’agro Nocerino-Sarnese, è tra le regioni più dinamiche del panorama floricolo nazionale.
Grazie a un patrimonio agronomico tramandato per generazioni, i floricoltori campani hanno conquistato il terzo posto in Italia per valore del comparto e il primo posto assoluto per la produzione di fiori recisi.

Un primato che affonda le radici nella storia: dai giardini di Pompei ed Ercolano ai fertili terreni della Piana di Paestum, la coltivazione ornamentale è diventata, soprattutto dalla seconda metà del Novecento, una vera risorsa economica per intere famiglie e piccole imprese, trasformandosi in un simbolo di identità regionale.

Sfide, opportunità e visioni future

Oltre a essere una vetrina per il Made in Italy, il Congresso sarà un luogo di confronto sui nuovi scenari che il settore deve affrontare:

  • i cambiamenti climatici e le tecniche di adattamento;
  • la concorrenza dei mercati esteri;
  • l’evoluzione dei consumi e delle preferenze estetiche;
  • la digitalizzazione delle filiere;
  • la crescente attenzione verso la sostenibilità e l’impronta ecologica.

Temi cruciali per un comparto che unisce qualità, varietà e capacità di innovare, mantenendo salda la tradizione.


Conclusioni

Il 3° Congresso Nazionale del Fiore non sarà soltanto un appuntamento tecnico, ma una celebrazione dell’identità agricola italiana, ospitata in luoghi dove storia, natura e saper fare si intrecciano da millenni.
Un’occasione per raccontare un’Italia che coltiva bellezza, la esporta nel mondo e continua a fare della floricoltura un fiore all’occhiello del Made in Italy.