
PRONTO SOCCORSO “FUCITO” AL COLLASSO, IL NURSIND LANCIA L’ALLARME: “SERVE UN INTERVENTO IMMEDIATO”
Giugno 17, 2025
Solo 4 infermieri e 2 OSS per turno a fronte di 5.500 accessi l’anno. Il sindacato: “La situazione è insostenibile, rischio burnout altissimo”
MERCATO SAN SEVERINO – Una vera e propria emergenza quella che sta vivendo il Pronto Soccorso del plesso “Fucito” di Mercato San Severino, afferente all’Azienda ospedaliero-universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno. A denunciarlo è il NurSind Salerno, sindacato delle professioni infermieristiche, che in una nota ufficiale lancia l’allarme: il personale è ridotto all’osso, con appena 4 infermieri e 2 operatori socio-sanitari per turno, a fronte di oltre 5.500 accessi annui, di cui circa 450 in codice rosso.
Turni scoperti e carichi di lavoro insostenibili
Secondo quanto riportato dal segretario aziendale del NurSind Valerio Festosi, la situazione è ormai fuori controllo. “Non si può garantire assistenza di qualità in queste condizioni. Le recenti scelte aziendali che hanno imposto un tetto massimo alle ore di straordinario hanno avuto un effetto devastante sulla presenza infermieristica e socio-sanitaria, riducendola drasticamente”, ha dichiarato.
A pesare ulteriormente è il fenomeno del boarding, ovvero la permanenza prolungata dei pazienti in Pronto Soccorso a causa della mancanza di posti letto nei reparti, che rende ingestibile una media di 47 accessi al giorno. “Si lavora costantemente in affanno – sottolinea Paolo Amabile, Rsa NurSind – e il rischio di errori clinici o burnout tra gli operatori è ormai concreto”.
Appello all’Azienda: “Serve un intervento urgente”
Il sindacato riconosce l’impegno dei professionisti sul campo, in particolare del Direttore del Pronto Soccorso, dottor Antonio Basile, e del Coordinatore infermieristico Aniello Capuano, che quotidianamente si confrontano con la Direzione Medica per cercare soluzioni. Tuttavia, il NurSind chiede un segnale chiaro e immediato da parte dell’Azienda.
“Serve un intervento immediato – afferma Christian Gallo, Rsa NurSind –. Chiediamo una deroga temporanea al limite di straordinario oppure, meglio ancora, un’integrazione stabile e strutturale dell’organico. I colleghi stanno dando tutto, ma la situazione è al limite della sostenibilità”.
Minaccia di mobilitazione se non arriveranno risposte
Il tono si fa ancora più duro con le dichiarazioni di Domenico Cristiano, coordinatore NurSind per l’Azienda “Ruggi”: “Se non ci saranno risposte rapide e concrete, siamo pronti a tutte le forme di mobilitazione. Difendiamo il diritto dei cittadini a ricevere cure sicure e tempestive, e quello dei professionisti sanitari a lavorare in condizioni dignitose”.
Con l’estate ormai alle porte, e il conseguente calo di personale per ferie, la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare. Il NurSind invita l’Azienda a non perdere altro tempo e ad adottare misure urgenti per evitare che la crisi si trasformi in un disastro annunciato.