
Ritrovata la serenità dopo un anno di sofferenze: bambina di 10 anni finalmente curata per raro disturbo ormonale
Luglio 28, 2025
La qualità della vita di una bambina di 10 anni, compromessa per oltre un anno da un misterioso e debilitante disturbo, è finalmente migliorata grazie all’equipe dell’ambulatorio di Endocrinologia Pediatrica della Pediatria dell’Ospedale “Ruggi” di Salerno.
La piccola, affetta da poliuria e polidipsia – ovvero un’eccessiva produzione di urina e un bisogno costante di bere – arrivava a consumare fino a 5 litri di acqua al giorno, con continui risvegli notturni e un’alimentazione fortemente ridotta.
Dopo un primo inquadramento clinico e l’esclusione di altre patologie, i medici hanno effettuato il delicato “test della sete”, utile a diagnosticare il diabete insipido. Il test ha rivelato che, nonostante la disidratazione, le urine della bambina rimanevano diluite, mentre la concentrazione di sali nel sangue aumentava. La successiva somministrazione dell’ormone antidiuretico (ADH) ha confermato che il problema non era renale ma centrale: l’ipofisi della piccola non produceva l’ormone necessario a trattenere l’acqua.
La diagnosi definitiva è stata quindi “diabete insipido centrale”, una malattia rara che oggi viene gestita con l’assunzione di ADH in spray nasale. Oggi, grazie alla terapia, la bambina ha ripreso una vita normale: beve solo 1,5 litri d’acqua al giorno, riposa serenamente di notte e ha ripreso a mangiare con regolarità.
La responsabile della Pediatria del Ruggi, dottoressa Carolina Mauro, ha espresso un sentito ringraziamento a tutto il personale sanitario coinvolto, sottolineando l’impegno e la competenza necessarie per arrivare a una diagnosi tanto complessa.
Un caso che dimostra l’importanza della diagnosi precoce e della collaborazione multidisciplinare nella gestione delle malattie rare.