RUSSO E PATIERNO DOPPIETTE AL MESSINA

L’ Avellino con un punteggio tennistico ( 6-0 ) ha regolato , già nel primo tempo (3-0 ), la squadra siciliana di Modica, l’allenatore già vice di Zeman. Non è stata una partita, quella al Partenio, ma una esecuzione al Messina. Un trionfo per manifesta superiorità. Una goleada, una dimostrazione di strapotere fisico , atletico e anche mentale, così abbagliante che fa sparire anche la stanchezza. Un calcio stordente, declinato in scioltezza, combinazioni mandate a memoria e sgorgate limpide. Il Messina non pervenuto, forse è rimasto sul traghetto, visto la morbidezza nell’atteggiamento, assente nel pressing, squilibrato e impotente nella fase difensiva.

Praticità allo stato puro ha condotto l’Avellino, evitando di concedere spazi all’avversario, con Patierno, insieme al ritrovato Russo, cecchini da sempre che vivono un calcio da bere con serenità e giudizio. Ora, classifica alla mano, l’Avellino scopre la leggerezza dell’essere, s’accomoda in poltrona (la terza) e aspetta gli sviluppi delle prossime partite. Catania e Trapani balbettano, resta solo il Benevento capolista, che produce tanto, col minimo sforzo ( 1-0 alla Casertana ).

Biancolino ha trovato una formazione-tipo, mantenuta per cinque settimane e sono arrivati cinque successi scintillanti, con 20 reti realizzate e solo una subita, a tempo scaduto col Foggia. Mercoledì ci sarà un turno infrasettimanale, a Trapani, dove non bisognerà stravolgere, ma ridisegnare la squadra per gestire i carichi di lavoro, ma anche per utilizzare elementi di prima scelta, come Armellino, Toscano e Redan che sono rimasti al margine della squadra per problemi muscolari. Ora la squadra è di livello e spessore, motivata per merito di Biancolino, che ha lucidato il talento degli uomini della vecchia guardia come Rigione, Cionek, Patierno, Cancellotti e Frascatore, non può fermarsi ma mirare in alto.

“Al momento abbiamo ancora fame di vittorie- dice Biancolino – Ho la fortuna di avere un gruppo affiatato di uomini veri e un grande staff tecnico di amici, col quale interloquiamo per far male agli avversari. Andiamo avanti per la strada intrapresa per la gioia dei tifosi.”