
Salerno Capitale Italiana della Pace 2025: una settimana per accendere la speranza
Settembre 23, 2025
In un tempo in cui il mondo è attraversato da conflitti, tensioni internazionali e divisioni profonde, Salerno sceglie di essere un simbolo di speranza. Da oggi e fino al 27 settembre, la città campana si trasforma in un laboratorio di pace, cultura e dialogo, con una serie di eventi, testimonianze, performance artistiche e momenti di riflessione che la consacrano ufficialmente Capitale Italiana della Pace 2025.
L’iniziativa non è solo un titolo onorifico, ma un impegno concreto: «La pace non è un concetto astratto, ma una scelta quotidiana, concreta e necessaria» – si legge nel manifesto dell’evento – e da qui parte un messaggio chiaro e universale: costruire ponti è possibile.
Un cammino condiviso tra istituzioni, arte e cittadinanza
Il calendario della settimana propone un ricco ventaglio di appuntamenti: mostre, convegni, laboratori, concerti, letture pubbliche e attività nelle scuole. Non solo luoghi istituzionali, ma anche spazi urbani e periferici diventano scenari di riflessione e partecipazione. L’obiettivo è uno solo: coinvolgere l’intera comunità in un percorso collettivo verso una cultura della pace.
Dalla voce degli studenti ai rappresentanti delle religioni, dagli artisti agli amministratori pubblici, ogni intervento si inserisce in un mosaico più grande, dove ogni tessera è fondamentale. E come sottolineato dagli organizzatori, «la pace si costruisce con gesti concreti e con voci che sanno parlare al cuore».
L’Albero della Pace: un simbolo che resterà nel tempo
A inaugurare la settimana, questa mattina al Parco del Mercatello, è stato l’Albero della Pace, un’opera in acciaio realizzata dalle Officine Cerrato e donata dall’associazione “Momenti Eventi”. La cerimonia ha visto la partecipazione del sindaco Vincenzo Napoli, dell’Arcivescovo metropolita Monsignor Andrea Bellandi, dell’assessora alla Pubblica Istruzione Gaetana Falcone e dell’assessore all’Ambiente Massimiliano Natella.
Un gesto simbolico ma potente: l’albero, piantato nel cuore di uno dei parchi più amati della città, rappresenta un impegno permanente di Salerno per la pace tra i popoli. Non una semplice scultura, ma un monito vivo, rivolto alle generazioni presenti e future.
Un atto collettivo di responsabilità
La presenza di autorevoli figure del mondo culturale, istituzionale e religioso dà spessore e autorevolezza all’iniziativa. Ma è la partecipazione della cittadinanza tutta a renderla davvero significativa. «Non celebriamo la pace solo con le parole – ha detto il sindaco Napoli – ma con l’ascolto, il confronto, l’arte e l’educazione. Salerno vuole essere un faro di speranza in un tempo che ne ha estremo bisogno».
La Capitale Italiana della Pace non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza. Un cammino che Salerno sceglie di intraprendere, con coraggio e con il cuore aperto al mondo.