
Sanità campana al collasso: per un esame vitale attesa di 2 anni. Il grido d’allarme di Polichetti: “È un’emergenza sociale”
Luglio 6, 2025
Un semplice tentativo di prenotazione rivela la drammatica inefficienza del sistema sanitario salernitano. Paziente in carrozzina con sclerosi multipla costretto ad attendere fino al 2026 per un polisonnogramma.
Ancora una volta, una storia di ordinaria sanità trasforma una richiesta di assistenza in un incubo. Ieri mattina, un familiare ha tentato di prenotare un esame di polisonnografia notturna per Francesco, paziente affetto da sclerosi multipla, costretto sulla sedia a rotelle e con gravi difficoltà respiratorie. La risposta del CUP dell’Asl Salerno è stata surreale: la prima disponibilità utile è fissata per marzo 2026, presso l’ospedale di Polla.
A denunciare il caso, con parole durissime, è Mario Polichetti, responsabile del Dipartimento nazionale Sanità dell’UDC.
“Siamo alla follia – afferma – un paziente con una malattia neurodegenerativa e difficoltà respiratorie non può attendere quasi due anni per un esame diagnostico fondamentale. Il rischio che muoia prima della data è concreto. Questa è l’eccellenza di cui parlano?”
La vicenda, secondo Polichetti, è solo l’ennesima testimonianza di un sistema in pieno collasso.
“Non è solo l’Asl Salerno – incalza – ma anche l’Azienda ospedaliera Ruggi d’Aragona rappresenta chiaramente il fallimento del modello sanitario voluto da Vincenzo De Luca. Una sanità che esclude, che allontana i cittadini dalle cure, che rende impossibile accedere anche ai servizi essenziali. Qui non si parla più di inefficienza, ma di emergenza sociale.”
Ma l’attacco del dirigente UDC non si ferma alla gestione sanitaria. Polichetti punta il dito anche contro il direttore di presidio del Ruggi, Walter Longanella, accusandolo di mantenere il silenzio su un presunto conflitto d’interessi legato alla sua famiglia, proprietaria di laboratori di analisi privati in provincia.
“È un silenzio assordante – denuncia – che mina la fiducia nei confronti delle istituzioni pubbliche. Chi dirige un presidio ospedaliero ha il dovere morale e legale di garantire trasparenza assoluta.”
Infine, Polichetti non risparmia critiche neppure alla recente nomina al vertice dell’Azienda ospedaliera universitaria salernitana:
“La scelta di Ciro Verdoliva come nuovo direttore, nonostante sia attualmente indagato per reati gravi, è l’ennesimo schiaffo ai cittadini salernitani. Una decisione che offende il buon senso e la meritocrazia. C’è un’intera provincia che chiede rispetto, e saprà far sentire la propria voce al momento giusto.”
Una denuncia forte, che accende i riflettori sul dramma quotidiano di chi, in Campania, è costretto a scegliere tra l’attesa e la rinuncia alle cure. E che riapre il dibattito su una sanità sempre più distante dai bisogni reali delle persone.