
SE l’UOMO E’ FORTE MA IL PENSIERO E’ DEBOLE
Luglio 27, 2025Sull’orlo dell’abisso

”Viviamo – osserva p. Antonio Spadaro SJ. – immersi in un tempo in cui la parola è sempre più azione, gesto, spettacolo. La politica ha assunto i tratti di una performance. Rischia di non essere più il luogo della persuasione razionale e della deliberazione collettiva, ma di trasformarsi in palcoscenico. I leader non sono più interpreti di progetti politici, ma registi di narrazioni”.
Il governo politico è performativo, la convinzione incantamento. Gli “uomini forti” della politica internazionale, in questo scenario, non sono semplicemente figure politiche controverse. Sono casi simbolici. Il loro linguaggio si muove in uno spazio che non è più solamente quello del dibattito democratico, ma quello della drammaturgia, della ritualità, dell’archetipo.
La figura del leader che crea mondi con la parola – che costruisce miti più che propone programmi – non è nuova nella storia. Anche Hitler e Mussolini usavano una retorica potente. I loro regimi totalitari non si affermarono solamente con la violenza fisica, ma con una straordinaria capacità di orchestrare l’immaginario.
Eccessi determinati dalle certezze delle varie ideologie che nel secolo scorso hanno determinato innumerevoli vittime e immense devastazioni Disastri enormi che hanno rivelato tutta la falsità di quelle visioni totalitarie del mondo e della vita, inducendo agli eccessi opposti del pensiero debole, della società liquida, di un individualismo non meno imperialistico.
Così tolta la forza delle idee e delle ideologie rimane il liberismo della retorica semplice, martellante, istintiva, che tocca le viscere e anestetizzava spesso anche il più elementare buon senso, avvalendosi in modo particolare dell’Intelligenza Artificiale e delle altre occulte tecniche di persuasione. Una notte della ragione che appare sempre più assolutizzante e minacciosa.
Con guerre mondiali a pezzi e presunte rivoluzioni che hanno come fine anzitutto il profitto egoistico e il dominio degli uni sugli altri. Sia nell’ambito geopolitico che nell’ambito della vita famigliare. Senza alcun riguardo dei fondamentali diritti umani, dei trattati internazionali e di una coscienza morale di cui pure dovrebbe essere dotato ogni essere umano.
Ci salverà la famiglia, la scuola, l’economia, lo sport o la Chiesa?