
Sicurezza in corsia: l’ASL Salerno distribuisce 500 bodycam al personale sanitario
Luglio 22, 2025Il Direttore Generale Gennaro Sosto: “Prevenzione e comunicazione per difendere i nostri operatori. La tecnologia da sola non basta, serve anche un cambiamento culturale”

Cinquecento bodycam per proteggere medici, infermieri e operatori sanitari: è questo il passo deciso compiuto dall’ASL di Salerno che, a partire da questa settimana, rende operativa e permanente la sperimentazione avviata nei primi mesi dell’anno.
Dopo una fase di test in alcuni reparti critici, l’azienda ha deciso di estendere l’uso delle videocamere indossabili a tutto il personale sanitario impiegato nei settori più esposti al rischio aggressioni, come psichiatria, emergenza-urgenza e medicina penitenziaria.
“La prevenzione è il miglior strumento per la difesa da potenziali e inaccettabili aggressioni che subiscono gli operatori sanitari. Abbiniamo alla tecnologia un percorso di cambiamento culturale attraverso la comunicazione e l’informazione”, ha dichiarato l’ingegnere Gennaro Sosto, Direttore Generale dell’ASL Salerno.
Una tecnologia al servizio della sicurezza
Le bodycam, dotate di uno schermo frontale ben visibile, hanno una funzione deterrente: la loro sola presenza può dissuadere atteggiamenti aggressivi o violenti. Dispositivi compatti e facilmente indossabili anche durante situazioni di emergenza, le bodycam saranno utilizzate solo in caso di necessità, nel pieno rispetto delle norme sulla privacy. Le registrazioni, infatti, verranno automaticamente cancellate dopo 48 ore, fatta eccezione per i casi di emergenza in cui il materiale possa essere rilevante ai fini legali o di indagine.
Formazione e informazione per un uso consapevole
Parallelamente all’introduzione del dispositivo, l’ASL ha avviato un percorso informativo e formativo: è stato realizzato un video divulgativo – disponibile sui canali social e YouTube dell’Azienda – che mostra le testimonianze degli operatori del 118, in prima linea nell’utilizzo dei nuovi strumenti.
Inoltre, sono stati svolti corsi di formazione specifici per il personale sanitario, per garantire un utilizzo corretto ed efficace dei dispositivi.“Già ad inizio anno abbiamo scelto questa innovazione tecnologica come strategia per la gestione sicura di situazioni critiche”, ha aggiunto il DG Sosto. “Un esperimento che ha funzionato e che oggi diventa parte integrante della nostra organizzazione”.
Un progetto guidato dall’esperienza
L’iniziativa è stata sviluppata sotto la guida della dottoressa Anna Bellissimo, direttrice dell’UOC Rischio Clinico, e dalla dottoressa Fortunata Russo, referente delle attività per la sicurezza sul lavoro (UOC RSPP). Il progetto partirà proprio dai reparti che nel tempo hanno registrato il maggior numero di episodi di violenza, per poi essere gradualmente esteso a tutte le strutture della vasta rete dell’ASL Salerno, una delle più estese del territorio nazionale.
Una risposta concreta a un fenomeno preoccupante
Le aggressioni agli operatori sanitari rappresentano un problema crescente a livello nazionale. L’adozione delle bodycam da parte dell’ASL Salerno è una risposta concreta e innovativa, che unisce tecnologia, prevenzione e formazione per garantire ambienti di lavoro più sicuri.“Un’Azienda che si occupa di cura e assistenza – conclude il DG Sosto – deve tutelare non solo i cittadini, ma anche chi ogni giorno si impegna in prima linea per garantire salute e benessere alla collettività”.