Sindacati proclamano lo stato di agitazione del personale

Sindacati proclamano lo stato di agitazione del personale

Agosto 23, 2023 Off Di Redazione

Consorzio Asi, Fp Cgil e Uil Fpl attaccano Pisano: “A distanza di due anni ancora nessun Piano Industriale”

Fp Cgil e Uil Fpl riavviano le procedure per lo stato di agitazione del personale dipendente del Consorzio ASI.

“Una decisione necessaria di fronte all’atteggiamento palesemente dilatorio del presidente del Consorzio, Pasquale Pisano. Tra l’altro incapace di organizzare un serio e preciso piano industriale”.

Attaccano Licia Morsa, Segretaria Generale della Fp Cgil, e Gaetano Venezia, Segretario Generale della Uil Fpl, che intervengono attraverso una nota congiunta.

“La situazione è diventata, da tempo, insostenibile. Da un lato, c’è la Prefettura che invita a fornire maggiori elementi informativi circa le problematiche dei lavoratori, sollevate dalle sigle sindacali CGIL e UIL. Dall’altro, vi è il Consorzio che continua a non far pervenire nessun riscontro in merito e, anzi, continua a rinviare il confronto tra le parti”.

“Nella riunione sindacale tenutasi nel luglio dello scorso anno, convocata su richiesta di parte sindacale, a seguito dei ritardi nei pagamenti delle retribuzioni ed oneri previdenziali dei dipendenti del Consorzio ASI di Avellino, apprendemmo, dal Presidente e dal consulente già incaricato, che l’ente stava vivendo una crisi economica “disastrosa” e che la soluzione prospettata sarebbe stata appunto quella di una riduzione del costo del personale.

Responsabilmente, a tutela dei dipendenti, le OO.SS. provinciali Fp Cgil e Uil Fpl, nel dichiarare la propria disponibilità a condividere un eventuale percorso con l’apertura di un fattivo confronto, e al fine di verificare ed accertare realmente quanto comunicato dal legale rappresentante consortile, richiesero preliminarmente, che l’ente mettesse immediatamente a disposizione tutta la documentazione contabile, ricordando, nel contempo, che i dipendenti sono, ad oggi, gli unici ad aver già subito un notevole sacrificio economico, attraverso il taglio totale del salario accessorio avvenuto nel giugno 2017 e che, tra l’altro, dopo tale misura, non vi è stata nessuna traccia positiva gestionale di tale notevole risparmio o di obiettivi concreti di risanamento raggiunti”.

“Da mesi, ormai, stiamo assistendo a una serie di rinvii di incontri già fissati con le Organizzazioni Sindacali per impegni istituzionali da parte del legale rappresentante dell’ente consortile. In virtù del perdurante inadempimento e non essendo in condizione di conoscere e poter accertare e verificare concretamente la situazione economica/gestionale dell’ente, nonchè l’origine della presunta “crisi economica disastrosa” paventata dal Presidente, al fine di tutelare le ragioni ed i pieni diritti del personale dipendente, più volte abbiamo richiesto formalmente la documentazione necessaria e, nel contempo, abbiamo deciso di attivare le opportune azioni e misure e le procedure normativamente previste, tese a tutelare i dipendenti tutti”.

“Oggi ci troviamo qui a denunciare, nuovamente, l’atteggiamento assunto dall’Amministrazione, non più sostenibile, né tollerabile. Abbiamo così deciso di riavviare le procedure per lo stato di agitazione del personale e di rivolgerci nuovamente al Prefetto”.