Temperature estreme nei cantieri: allarme sicurezza sul lavoro. La Prefettura di Salerno convoca un nuovo tavolo urgente

Temperature estreme nei cantieri: allarme sicurezza sul lavoro. La Prefettura di Salerno convoca un nuovo tavolo urgente

Luglio 22, 2025 Off Di Redazione

Con l’intensificarsi delle ondate di calore che stanno colpendo l’Italia meridionale, la questione delle temperature estreme nei luoghi di lavoro torna prepotentemente al centro del dibattito. È questo il tema affrontato durante il secondo tavolo tecnico convocato con urgenza dalla Prefettura di Salerno, a cui hanno preso parte enti ispettivi, autorità sanitarie e le principali sigle sindacali del territorio.

Sicurezza a rischio nei settori più esposti

La preoccupazione emersa è chiara e condivisa: nei mesi estivi, la tenuta del sistema di prevenzione risulta messa a dura prova, soprattutto nei settori più esposti come agricoltura, edilizia, cave e trasporti. Lavoratori che operano sotto il sole o in ambienti chiusi con elevate temperature affrontano quotidianamente condizioni che possono mettere seriamente a repentaglio la salute.

“Non possiamo continuare a trattare il caldo come un’emergenza stagionale,” ha dichiarato Marilina Cortazzi, segretaria generale della Cisl Salerno, durante l’incontro. “Serve un cambio di passo strutturale. Bisogna agire prima delle emergenze, con strumenti certi e regole chiare”.

La proposta della Cisl: flessibilità, protezioni e prevenzione stabile

Tra le proposte avanzate dalla Cisl spiccano la necessità di adottare orari flessibili nei cantieri, evitando le fasce orarie più calde, l’impiego obbligatorio di dispositivi di protezione individuale adeguati e, dove necessario, il ricorso agli ammortizzatori sociali. “Non si tratta solo di una possibilità – ha precisato la Cortazzi – ma di un dovere etico e normativo”.

Particolare attenzione è stata posta anche sulla gestione dei grandi cantieri: la Cisl chiede l’installazione di postazioni sanitarie permanenti, zone d’ombra attrezzate e punti di idratazione, misure definite “di buon senso”, già previste in altri contesti e replicabili senza difficoltà.

Controlli, formazione e coinvolgimento: le basi di una strategia duratura

Nel corso del tavolo, è emersa con forza anche l’esigenza di controlli capillari nelle aziende, una formazione continua del personale e una reale partecipazione di tutte le figure professionali coinvolte nei processi produttivi. Secondo la Cisl, occorre rendere operativi a livello territoriale i protocolli quadro nazionali sulla sicurezza, con accordi specifici per ogni filiera e azienda.

“La salute e la sicurezza sul lavoro non possono essere improvvisate – ha concluso Cortazzi – e, tanto meno, affrontate solo nei mesi estivi. Rappresentano il cuore di un lavoro dignitoso e sostenibile. È tempo di affrontare il cambiamento climatico anche nel mondo del lavoro, prima che sia il prossimo incidente a ricordarcelo”.

Il prossimo passo sarà l’attivazione di tavoli tecnici settoriali, per trasformare gli impegni emersi in azioni concrete. Intanto, l’estate 2025 si annuncia come una nuova sfida per la tutela della salute di migliaia di lavoratori esposti al caldo torrido.