
Terra dei Fuochi, pene più dure per chi inquina e 15 milioni per le bonifiche: approvato il decreto legge
Luglio 31, 2025
Pene più severe per i reati ambientali e 15 milioni di euro stanziati per la rimozione dei rifiuti e l’avvio delle bonifiche: sono questi i punti cardine del decreto legge sulla Terra dei Fuochi approvato oggi dal Consiglio dei ministri. Il provvedimento introduce misure straordinarie per contrastare i reati ambientali e ripristinare la legalità in un territorio martoriato da roghi e traffici illeciti di rifiuti.
“Lo Stato alza il livello di guardia – dichiarano il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e la vice ministra Vannia Gava –. Serviva un inasprimento delle pene per accelerare il risanamento. Chi inquina paga, senza sconti”.
Il decreto prevede l’arresto anche in flagranza differita per i reati più gravi, come disastro ambientale e traffico illecito di rifiuti. Rafforzate anche le pene per l’abbandono e la gestione illecita di rifiuti, con sanzioni accessorie come sospensione della patente, fermo del veicolo e radiazione dall’Albo dei gestori ambientali per le imprese fuori legge. Saranno utilizzate anche le immagini di videosorveglianza per identificare chi getta rifiuti dai veicoli.
Per le aziende coinvolte in attività inquinanti, soprattutto se legate alla criminalità organizzata, il decreto prevede l’amministrazione giudiziaria. Sul fronte delle risorse, al commissario unico, generale Giuseppe Vadalà, è stato autorizzato un primo stanziamento di 15 milioni di euro per il 2025, con ulteriori fondi in arrivo.
Accoglienza positiva da parte della maggioranza, in particolare dai parlamentari campani. Per Cerreto (FdI), “è una svolta concreta per affermare che chi inquina paga”. Zinzi (Lega) sottolinea: “Il lavoro per risanare la Terra dei Fuochi non si è fermato. È positivo che le prime risorse siano già state stanziate”.