Torna l’autocertificazione da esibire in caso di controllo: come compilarla

Torna l’autocertificazione da esibire in caso di controllo: come compilarla

Marzo 16, 2021 Off Di Redazione

Autocertificazione marzo 2021, come compilarla

Dal 15 marzo mezza Italia è in zona rossa e torna l’autocertificazione da esibire in caso di controllo: come compilarla

Dal 15 marzo ben dieci Regioni tornano in zona rossa per effetto del decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri il 12 marzo che ha integrato alcune nuove misure maggiormente restrittive per limitare la diffusione del coronavirus.

Il provvedimento ha stabilito il passaggio alla zona rossa per quelle Regioni in cui si verifichi una incidenza cumulativa settimanale dei contagi superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti, a prescindere dagli altri parametri riferiti al colore della zona (rendendo dunque il passaggio alla zona rossa in questi casi automatico e non più a discrezione delle Regioni). Per effetto di questa norma dunque Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento, Campania e Molise hanno cambiato colore e sono diventate rosse.

In queste Regioni torna dunque anche l’autocertificazione da esibire in caso di controllo per dichiarare che lo spostamento rispetti uno dei criteri per cui è previsto, cioè:

  • per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità: in questi casi anche verso un’altra Regione o Provincia autonoma;
  • il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, compreso il rientro nelle seconde case ubicate dentro e fuori Regione.

Autocertificazione, le regole e quando presentarla

In zona rossa sono permessi spostamenti solo per comparavati motivi di lavoro, salute e necessità. Per poter circolare bisogna quindi compilare l’apposita autocertificazione, da presentare alle forze dell’ordine per eventuali controlli.

Stando a quanto dettagliato nelle Faq del Governo relative al decreto 13 marzo, si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti, anche mediante autocertificazione, che potrà anche essere fornita dalle forze di polizia statali o locali.

La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo, per esempio, adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata. “La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e l’accertata falsità di quanto dichiarato costituisce reato”.

Autocertificazione, come si compila

Come già detto, il modulo per l’autodichiarazione può essere fornito anche dalle forze dell’ordine e compilato al momento del controllo. Tuttavia, è sempre bene avere il modulo aggiornato a portata di mano.

L’autocertificazione contiene il testo che vedete riprodotto qui sotto in tutte le sue parti. I campi da compilare sono:

  • nome e cognome
  • luogo e data di nascita
  • indirizzo di residenza (ed eventualmente indirizzo di domicilio)
  • estremi documento (carta di identità, patente o passaporto: numero, rilasciato da, in data…)
  • numero di telefono
  • motivo dello spostamento (se diverso da comprovate esigenze lavorative o motivi di salute): deve essere un motivo di assoluta necessità
  • da dove è iniziato lo spostamento (indirizzo completo)
  • indirizzo di destinazione
  • eventuali dichiarazioni aggiuntive relative allo spostamento
  • firma